Bellavista Cocktail Bar, Sorrento: la golden hour è tra panificati, fine dining e mixology

Andrea Bignardimer 12 giu 2024

Bellavista Cocktail Bar del Grand Hotel La Favorita

Via Torquato Tasso, 61, 80067 Sorrento NA
Aperto nei mesi primaverili ed estivi
T: 081 878 2031
Email: info@hotellafavorita.com
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La golden hour d'inizio estate ha sempre il suo fascino inconfondibile:

ancor più se a Sorrento, con una vista senza tempo, un tramonto lungo e dalle sfumature rassicuranti, che si proietta con grazia nel profondo dell'anima.

Un must per i chiunque giunga, per la prima volta o l'ennesima, nella città delle sirene e del romanticismo, di Tasso e di Caruso. Emozioni da appuntare fugacemente, quasi come un viaggiatore del grand tour che, travolto dal ritmo incessante dei nostri tempi, si è fatto overtourism per chi non può o non vuole coglierne l'essenza, e esperienza per chi prova a vivere a fondo il territorio e ad apprenderne le sue caratteristiche.

In questo scenario, l'aperitivo è un rito irrinunciabile:

c'è chi nel capoluogo ideale della Penisola più famosa d'Italia lo ha ben compreso e prova a fare avanguardia.

Un esempio? L' incontro inedito, nel roof del “Bellavista Cocktail Bar” del Grand Hotel La Favorita, tra i panificati di Catello Di Maio di Cesto Bakery di Torre Del Greco, il fine dining di Domenico Iavarone, executive chef dello Zest, e la mixology di Luigi Ruggiero, bartender della rinomata terrazza che sovrasta la struttura della famiglia Manniello, storico riferimento di ospitalità e ristorazione nella città che ha dato i natali all'autore della Gerusalemme Liberata.

Di qui si ammirano Sorrento ed il golfo di Napoli da una prospettiva luxury, che, tuttavia, viene declinata con un occhio attento alle vere eccellenze, senza spersonalizzazioni ma nemmeno nostalgismi e simbolismi fuori tempo.

Luigi Ruggiero è il bar manager autore di una drink list che cavalca il momento felice per la mixology italiana, in continua crescita e fermento.

I limoni della Costiera, i "femminili" sorrentini, particolarmente aromatici e e le erbe aromatiche sono il leitmotiv dei drink in carta: valorizzare al massimo la produzione agricola del territorio sorrentino, l’agro biodiversità che lo rende uno scrigno prezioso, unico, tutto da scoprire nella sua capacità di andare ben al di là delle consuetudini.

La leggerezza è nello stile dei cocktail di Ruggiero, una tendenza nazionale ed internazionale alla quale va data la giusta attenzione per contenere il consumo di alcool e promuovere il bere consapevole. Catello Di Maio ha portato trasferta i suoi formidabili lievitati per incontrare le proposte creative di Domenico Iavarone. Un'amicizia nata ben al di fuori del settore, una volta riposte le giacche d'ordinanza, che ha saputo dare ancor più valore a una proposta che ora i due puntano a far entrare strutturalmente in carta.

Un equilibrio perfetto, dunque, tra fine dining e panificati d'autore,

che si sono presi la scena sin dall'inizio della serata, con il sole ancora alto, quasi come quello del mattino viste le giornate tra le più lunghe dell'anno.

Ecco la brioche con guacamole, verdure marinate e cipolle rosse, fresca e dal gusto estivo e vagamente esotico in simbiosi con un cocktail anch'esso frutto di un melting pot di ingredienti: Campari, passion fruit, tonica San Pellegrino e profumo al mezcal.

Più articolata la seconda portata, piatto principale del percorso a base di panificati: un croissant con culatello provala e caviale al tartufo nero (in abbinamento Rum havana 3, ananas, granatina alle rose, noilly prat & Ginger beer San Pellegrino).

Brioche con guacamole, verdure marinate e cipolle rosse
croissant con culatello provala e caviale al tartufo nero

Non potevano mancare il pane danese tanto caro a Catello ed il finale dolce.

Il rugbrød, espressione dello stile nordeuropeo di panificazione (realizzato con farina di segale e ricoperto di semi) con ricotta al limone, composta di nespole e fave di tonka (in abbinamento Bourbon Woodford, Fernet Brancamenta, vaniglia, pesca, limone e soda San Pellegrino al fico d’India e arancia).

Chiusura in dolcezza - ma senza eccessi ed anzi, con garbo ed all'insegna di un incontro ideale tra tradizioni di due territori, il Lazio e la Campania, con il maritozzo con confettura di pomodoro (in abbinamento Gin Bombay, Rum havana 3, albicocca, basilico, fior di latte e Perrier).

rugbrød con ricotta al limone, composta di nespole e fave di tonka
maritozzo con confettura di pomodoro

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