Taverna Estia: il frutto del lavoro simbiotico di Francesco e Mario Sposito
Via G. De Ruggiero, 108 Brusciano (Na)
Tel: +39 081 5199633
Email: info@tavernaestia.it
Aperti a cena. Sabato pranzo e cena; Domenica solo pranzo.
Menù
Di Taverna Estia è stato raccontato tutto o quasi.
Mario Sposito è una delle persone più intelligenti e preparate con le quali abbia mai avuto modo di confrontarmi nel mondo della ristorazione. Maniacale, ordinato e preciso, stakanovista e perfezionista.
Francesco Sposito invece è geniale, ma quel tipo di genio che sa rendere migliore qualsiasi cosa passi tra le sue mani. E seppur parliamo di rivisitazione comunque la fa più elegante e raffinata. E la fa con straordinaria semplicità. Mi ricorda quasi un amico di classe che quando avevamo da studiare le 5 pagine di storia, mentre tutti passavamo l'intero pomeriggio su quel libro, lui gli dava una lettura veloce prima dell'interrogazione e prendeva 10.
La mia esperienza presso il loro ristorante è stata diversa dalle altre. Ho dovuto usufruire della loro massima disponibilità, gentilezza, preparazione, professionalità e anche di tutta la loro pazienza per un evento privato a cui io e mia moglie tenevamo particolarmente.
Guardare Mario alle prese con la sala è poesia per chi ama questo mondo. Guardare Francesco in cucina è magia.
Quando qualche settimana prima sono stato a Taverna Estia per strutturare il menu, Mario mi ha accolto con gentilezza e garbo, mi ha offerto un caffè con la caffettiera napoletana e un mix di cioccolatini. Con orgoglio mi ha mostrato ogni angolo dell'orto spiegandomi ogni singola peculiarità delle piante in esso presenti. Conosce ogni particolare dalla semina alla potatura, il momento migliore per i frutti, quando nascono i primi fiori. La stessa identica metodica che è presente in ogni lato di Taverna Estia, che sia in cantina, in sala e in cucina.
Il risultato è stato un evento meraviglioso curato sotto tutti i punti di vista, dall'aperitivo in giardino al sevizio in sala e dai piatti della cucina.
Il menù prevedeva una serie di amuse bouche che appunto facevano parte del grande aperitivo che è stato servito in giardino, accompagnate da uno champagne Rose Charles Hubert GC. Selezione Taverna Estia.
Siamo passati in sala per la cena e abbiamo accompagnato con un Kratos di Luigi Maffini del 2019.
Si sono susseguiti:
È PUR SEMPRE UNA CAPRESE
Il piatto è molto scenico, a forma d'uovo che quando si schiude presenta in un olio al basilico dei pomodorini dell'orto di Taverna Estia e, a completamento, dei finti bocconcini di mozzarella che a mo' di fresche bombette rilasciavano l'acqua di mozzarella a creare un'elegante armonia al palato: un gusto che noi partenopei conosciamo bene ma che Francesco fa meglio.
TONNO IN CARROZZA: esistono ancora parole che non siano state utilizzate per questa portata?
Come primo piatto è stato scelto Il RISOTTO mantecato alla marmellata di limoni con battuta di gambero viola, vongole e olio al pistacchio di Bronte.
Un cavallo di battaglia di Taverna Estia, un risotto cotto così bene e mantecato meglio, il contrasto tra limone, pistacchio, le sapide vongole e il dolcissimo gambero viola.. un'emozione delicata.
UNA PASSEGGIATA A NERANO
Una rivisitazione del bottone esplosivo ai friarielli proposto in inverno, solo che questa volta la bomba è proprio al gusto di sugo alla Nerano, ricoperta da una fonduta dei monti lattari, guarita con zucchina e il suo fiore.
Eccolo il genio che riesce a personalizzare anche ricette storiche, perché questa è tra le migliori Nerano mai mangiate. La chiave di lettura totalmente personale di un piatto della tradizione che risulta addirittura meglio, che prende corpo e si stacca da quello che è il ricordo: tutti conosciamo la Nerano ma questa è una nuova esplosione.
IL PESCATO FRA GLI SCOGLI
Trancio di pescato del golfo (nel nostro caso una ricciola) su olio alla scapece e con mayo al polpo, insalatina di asparagi, polpo cotto a bassa temperatura e frutti di mare.
Indubbiamente il piatto della serata. Eleganza e delicatezza nella presentazione e nel gusto. Vedere lo chef all'opera nell'impiattamento può ipnotizzare.
Serie di bon bon dolci e finalmente si arriva ad un'altra super esperienza della serata.
Millefoglie alla crema chantilly e doulche de leche con frutti rossi.
Vi confesso che per me é stata una prima volta. Millefoglie perfetta, la qualità del burro è evidente al naso ancor prima di assaggiarla. Mordere quella struttura perfetta e ritrovarsi al palato la crema poi è stata magia. In accompagnamento Mario ha proposto un Moscato d'Asti riserva della Cascina Galarin.
Le due stelle Michelin sono frutto di un lavoro maniacale e simbiotico di entrambi,
così diversi e così attratti tra loro in un equilibrio perfetto. Francesco va tranquillo perché fuori c'è Mario e viceversa.
Questo posto, questa cucina, Mario e Francesco, sono il reale esempio di quella frase che dice: fai per lavoro ciò che ami e non lavorerai un solo giorno della tua vita.
Del resto sono fratelli, a questi livelli di ristorazione questo fattore fa la differenza. Ed io a questi due fratelli volevo tanto ringraziarli per la grande serata offerta agli sposi e alle nostre famiglie.
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