Vincenzo Esposito: tradizionalista è poco, lui è #Tropponapoletano

Vincenzo Consigliosab 26 giu 2021
Pizzeria Carmnella
Via Cristoforo Marino 22-23 Napoli
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Aperto Lunedì – Venerdì 12:00/15:00 – 19:30/23:00                                    Sabato 12:00/15:00 – 19:30/00:00  Domenica chiusa.
Telefono: 081 553 7425
Sui 12/15 euro
Parcheggio per strada

Carmnella a cui Vincenzo Esposito dedica il nome del locale, è sua nonna, donna che nel 1892 incominciò ad ammaccare pizze nel bùvero, popolarissimo borgo Sant’Antonio Abate senza smettere per più di settant’anni. Salvatore, il papà di Don Vincenzo, portò avanti la tradizione di famiglia lavorando per un cinquantennio nel prestigioso Trianon a Forcella prima di passare il testimone al figlio "Don Vincenzo".

Oggi "Don Vincenzo" ammacca e cuoce le sue pizze nell’attuale locale di via Cristoforo Marino, che si fa si moderno e pulito ma conserva l’aspetto di una pizzeria di quartiere con sedute in legno e tavoli in marmo. Alle pareti campeggiano gigantografie della storia ultracentenaria della tradizione familiare. Come nelle pizzerie di un tempo, il banco del pizzaiolo è all’ingresso, a vista: poco distante è il forno a legna pronto a sfornare pizze fra le più prelibate di Napoli.

Esterno pizzeria

Interno pizzeria

Banco lavoro

Banco spillatura

La Dama di Peppe Guida: Pomodoro lampadina cotto al profumo d’aglio e basilico, scaglie di parmigiano reggiano 36 mesi, basilico, olio extravergine di oliva.

Cocumella (non in menù): Pomodori per insalata, mozzarella di bufala, origano, olive nere di Gaeta, basilico, olio E.V.O., all’ uscita alici di Cetara.

Marinara al salame: Passata di pomodoro italiano, salame Napoli, aglio paesano, basilico riccio napoletano, origano, olio E.V.O.

Elisabetta Ferrante: Melanzane a funghetto paesane, parmigiano reggiano in 2 consistenze (scaglie in cottura e scaglie all’uscita), burrata di Andria, pomodoro datterino all’uscita, basilico riccio napoletano e olio E.V.O.

Ripieno fritto: Provola affumicata di Agerola, ricotta di cestino, ciccioli di Casavatore, antico pomodoro di Napoli, basilico riccio napoletano, olio E.V.O., pepe nero di Rimbàs.

Manco a dirlo, entrare da Carmnella è essere accolti dalla famiglia Esposito, sui cui campeggia Don Vincenzo che complice un'atmosfera calorosa ti fa subito sentire a casa. Il suo è un approccio diretto e affettuoso con la clientela, strenuo e vero difensore della tradizione, non accetta compromessi, la sua è una pizza che preserva ancora l’impasto diretto, un panetto che riceve lo “schiaffo” e viene cotto rigorosamente in forno a legna. Ovviamente il rispetto della tradizione non comporta una ottusa chiusura al nuovo, infatti le 38 pizze a menù mantengono si uno stile tradizionale, ma più che essere una loro evoluzione sono le dirette discendenti. Vincenzo si non risparmia ricerca sui topping, da non intendersi come tecniche di cucina ma bensì come ossessione per il miglior prodotto e selezione degli ingredienti.

Potrei apparire blasfemo ma come ben sapete io credo nella pizza e così come per tutti i Musulmani c’è l’ obbligo di andare almeno una volta nella vita a La Mecca tutti gli appassionati di pizza DEVONO andare almeno una volta nella vita dal #Tropponapoletano Vincenzo Esposito, Gran Sacerdote della pizza napoletana. Chi entra nel suo locale dimentichi innovazioni, rivisitazioni, cornicioni pneumatici e altre stravaganze. Don Vincenzo è tradizione napoletana pura, fiera di essere tale. Non a caso il suo motto è #Tropponapoletano.

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