Wine Not: Tognano Il Fiano che vorrei
Oggi vi parlo di un Fiano le cui vigne sono collocate sul monte Arianello considerato tra le zone più vocate, con impianti risalenti al 1990 e posizionati su due versanti Nord e Ovest; nel versante nord i 4,5 ettari di Fiano partono da un’altitudine di 600 mslm per arrivare a 550 mslm in contrada Tognano. Il clima di questa zona si presenta ventilato, fresco con importanti escursioni termiche ed i terreni di origine vulcanica sono composti nella parte superficiale da limo, sabbia, arenarie e lapilli con presenza di argilla solo nella parte più profonda, ciò determina vini sicuramente fini, eleganti ricchi di acidità e mineralità.
Nel versante Ovest i vigneti di contrada Arianello e contrada Lenze subiscono un clima più caldo e asciutto con terreni decisamente più compatti di natura argilloso calcareo e marne argillose, tali caratteristiche permettono di realizzare vini più morbidi e fruttati.
L’azienda di cui abbiamo descritto le vigne è quella di Rocca del Principe nata nel 2004, quindici gli ettari di proprietà di cui 7 vitati principalmente a Fiano e 1,5 ad Aglianico, con un sistema di allevamento a controspalliera doppio e Guyot singolo per gli impianti più recenti.
Fiano di Avellino DOCG 2016 Tognano: Si presenta con un interessante colore giallo paglierino con riflessi ocra. Vino dal naso complesso e fine, si riescono a contraddistinguere in primis il fruttato con richiami di agrumi e frutta a polpa bianca, per poi ritrovare in forma ben distinta piacevoli sentori di menta ed idrocarburi, pietra focaia ed un immancabile mallo della noce. La caratteristica piacevole è il modo con cui i sentori vengono rilevati a livello nasale, tutti organizzati e ben delineati senza necessità di doverli scovare. In bocca il vino è meravigliosamente fresco, dall’importante sorso carnoso di lunga persistenza. Il suo meraviglioso equilibrio è merito dell’interessante sapidità che lo rende interessante e decisamente non scontato.