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Beef Saloon - Il bello della brace nella creatività ragionata della steak house partenopea

Si conferma ai vertici di settore Beef Saloon, braceria e steak house partenopea

Beef Saloon - Il bello della brace nella creatività ragionata della steak house partenopea

Beef Saloon

Via Gabriele Jannelli, 650 - 80131 Napoli
Tel: +39 081 1802 24 68
Email: [email protected]
Aperto tutti i giorni a pranzo e cena. Chiuso il lunedì a pranzo ed il martedì.
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In circa due anni, ai vertici di settore la proposta di Beef Saloon, braceria ubicata nella zona ospedaliera di Napoli, con una notabile selezioni di carni nazionali ed internazionali, ed una dinamica carta dei vini.

Beef Saloon - Il bello della brace nella creatività ragionata della steak house partenopea
Beef Saloon - dehor

LA STORIA DEL LOCALE E L’ ASSET PROPRIETARIO

“Quest’arte è un regno avvolto nel fumo”: la citazione risale ai tempi della Magna Grecia, e cerca di risalire al nucleo teoretico dell’origine del fuoco, forse la scoperta più rivoluzionaria dell’antichità, in cucina associato principalmente alle cotture a barbecue.

Beef Saloon - Il bello della brace nella creatività ragionata della steak house partenopea
Beef Saloon - le carni

Elemento primigenio, il fuoco, alla base dell’attività di Beef Saloon, braceria partenopea, nonché progetto di tre soci ed imprenditori campani, Simone Oliva, Vincenzo Riccio e Michele Imbriani: quest’ultimo anche braccio operativo - selezionatore, nonchè grill master e supervisore alla brace, strumento ante-litteram di trasformazione di una materia prima di assoluta eccellenza.

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Saloon Beef - dettaglio dehor
Beef Saloon - Il bello della brace nella creatività ragionata della steak house partenopea
Saloon Beef - sala interna

Location d’eccellenza, con un locale – di circa trecentocinquanta metri quadri ed ottanta coperti - ibridazione funzionale fra design contemporaneo, influenze art déco e cucina a vista: completa la struttura il bancone cocktail bar, ubicato all’ingresso, e il dehor esterno, con annesso giardino, completamente isolato dal traffico cittadino.

Stile architettonico che trova il suo contrappunto nell’idea di cucina sottesa, le tradizioni locali come punto di partenza, ed un fine dining “temperato” che strizza l’occhio ai nuovi trend gastronomici, come il sushi di carne e le creative tartare, rifuggendo da manicheismi oggi in voga, come ad esempio le eccessive frollature.

Al timone della cucina vi è l’executive chef Domenico Ciullo, nonostante la giovane età già padrone delle tecniche di cottura, adiuvato in sala da Angelo Voccia e dal maitre Massimo Del Gaudio, esperienza trentennale e grande affabilità nel servizio, fautore di una interessante e funzionale carta dei vini, ampliatasi nel tempo a circa settanta referenze, sorretta da un progetto ragionato di crescita.

con Michele Imbriani

Un’esperienza gastronomica che, mutuando le parole dell’owner Michele Imbriani, “ponga il cliente nella libertà di scegliere il dato esperienziale che preferisce, con un focus sulla qualità della carne e sulle modalità di cottura, in accordo con le informazioni di supporto fornite dalla nostra crew, di cui curiamo la formazione continua”.

Tenerezza delle carni ed intensità del sapore come assolute coordinate della degustazione, con le tre categorie di “dry aged, wet aging e gold beef” a fungere da discrimine della scelta: fiore all’occhiello, il black angus dell’azienda galiziana Miguel Vergara, una selezione limitata iberica per un’apicale esperienza di gusto.

IL MENU’ A LA CARTE E IL WINE TASTING

Partendo dagli appetizer ed antipasti, si inizia dal “crispy and meat – riso fritto, insalata worldoff e battuto di carne al lime”, seguito dallo “spring rolls - involtini di pasta fillo ripieni di parmigiana di melenzane e carne saltata, con fonduta di grana”.

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Beef Saloon - carpaccio di wagyu

Ancora, “Ave Cesare - carpaccio di fassona, lattuga romana, salsa caesar, scaglie di Grana, pancetta croccante e pane aromatizzato” in rilievo un interessante equilibrio fra note acide e componente untuosa; è la volta del “beef sushi”, sushi italiano con carni selezionate, preparato con fassona piemontese, realizzato con tecniche di cottura a freddo che prevedono tre processi di separazione, interessante la consistenza degli urumaki e dei nigiri, oltre agli hosomaki ed ai rolls di carne.

Beef Saloon - Il bello della brace nella creatività ragionata della steak house partenopea
Beef Saloon - sushi di carne

Chiude la prima tornata il piatto – citazione cinematografica “Harry ti presento Sally”, un classico della gastronomia newyorchese etnica, ovverosia una “focaccia con pastrami, finocchio grigliato, pomodoro filangè e maionese al lime”, acidità sostenuta, con un occhio sempre alla identità territoriale.

Beef Saloon - Il bello della brace nella creatività ragionata della steak house partenopea
Beef Saloon - costata galiziana

Giunge il momento del main dish di carne, un costato di angus iberico, portato a ottantacinque giorni di frollatura, notevoli le marezzature ottenute, servito con una insalata di funghi champignon e porcini: succulenza e morbidezza al palato, un sentore di nocciola tostata all’olfatto, reciso il diniego agli eccessi di ricerca gustativa.

A concludere, assaggio dei dessert in carta “meringue dom – millefoglia di meringa, crema di passion fruit, ganache al cioccolato bianco e chutney di mango” e “un pezzo di noi – semifreddo alla nocciola, croccante al cioccolato fondente, sale maldon e ganache alla gianduia”, apprezzabile la ricercatezza negli impiattamenti, senza nessuna nota di zuccheri in eccesso né orpelli decorativi.

Come wine tasting – in una carta dei vini improntata al dinamismo ed a una ragionata ricercatezza – l’esordio eterodosso con due bianchi della Maison Tenuta Sant’Agostino, lo Scomposto Benevento Bianco I.G.T. 2019 e Bucce d’Uva Benevento Bianco I.G.T. 2020, entrambi affinati in anfora – il secondo con un leggero skin contact – il primo ottenuto da Malvasia in purezza, il secondo blend sempre con Malvasia di Candia e Trebbiano Toscano, perfettamente spendibili in un contesto del genere.

Beef Saloon - Il bello della brace nella creatività ragionata della steak house partenopea
Scomposto Benevento Bianco I.G.T. 2019 Tenuta Sant'Agostino

Segue un classico dell’enologia regionale, il Taurasi D.O.C.G. Alta Valle Colli di Castelfranci 2017, tannino ancora da levigare, ma con un sorso lungo e persistente, godibile sul taglio di carne proposto.

Beef Saloon - Il bello della brace nella creatività ragionata della steak house partenopea
Taurasi D.O.C.G. Alta Valle Colli di Castelfranci 2017

Chiusura riservata al Rhum Milionario Riserva Especial XO, ultima chicca, la possibilità di prescegliere una selezione di sigari cubani da una vetrina – essendo stato predisposto un angolo del giardino dedicato ai fumatori – prescegliamo un Romeo Y Juliet, che ben si accorda alla complessità del rhum.

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