Casa della Pizza Sorbillo – il salotto della pizza al Vomero
Visita alla nuova "Casa della pizza" - ultimo nato in Casa Sorbillo al Vomero
Casa della Pizza Sorbillo
Piazza Vanvitelli, 9 - 80129 Napoli
Telefono: 081 1957 7320
Aperto tutti i giorni pranzo e cena
Nuova apertura per il Maestro pizzaiolo napoletano, che inaugura nel prestigioso quartiere residenziale, in un locale di ampia quadratura.
IL PROGETTO “SALOTTO DELLA PIZZA” E LA LOCATION
L’universo Sorbillo si amplia ulteriormente, con l’apertura di “Casa della pizza”, nuovo concept dedicato alle origini della pizza, l’iconica Margherita , annoverando una nuova sede nel capoluogo regionale.
Molti conoscono l’origine della pizza Margherita – creata nel 1889 dal pizzaiolo Raffaele Esposito, che in onore della visita dei Reali nel capoluogo Partenopeo, offrì alla Regina una classica pizza rossa, cui aggiunse mozzarella e basilico – anche se negli anni è stata relegata a mera oleografia di consumo, travolta dall’ondata di prodotti collaterali con topping fine-dining.
Ecco dunque sovvenire il nuovo progetto dell’ineffabile Maestro pizzaiolo e star dei social dei Tribunali – dopo la valanga di polemiche integraliste, spesso di grana grossa, volta a sminuire la portata “iconoclasta” della pizza all’ananas, pur presente in carta – teso alla rivalutazione e codifica della classica Margherita, ovviamente declinata in tutte le sue varianti immaginabili.
Bello e scenografico il locale ubicato nel quartiere Vomero, nella centrale Piazza Vanvitelli, di ampia quadratura, con un funzionale dehor esterno: colpisce il pavimento maiolicato d’antan della sale, il decorativismo delle ceramiche, ed infine gli ironici ritratti fin de siecle del titolare, sulle pareti prospicienti l’affaccio nella Via Scarlatti, arteria nodale dello shopping collinare.
Interessante la genesi del logo del locale – disegnato dal figlio dell’owner Salvatore, enfant prodige di soli undici anni - che raffigura una stilizzazione della sede storica dei Tribunali, imprimatur grafico del proprio retaggio familiare, la tradizione che diviene elemento di distinzione, nel solco del vincolo genitoriale.
Novità da segnalare, infine, il bancone dei cocktail e l'angolo deejay, entrambi ubicati all’ingresso, con la possibilità offerta ai visitatori di degustare anche un semplice trancio di Margherita in accompagnamento ad uno spritz o un Negroni ascoltando musica live, e l’accogliente sala privè, dove poter festeggiare un evento privato o aziendale, a riprova del risalto offerto all’elemento conviviale dell'intrapresa.
I PRODOTTI IN ASSAGGIO
Restano fermi in carta i fritti, con una selezione rappresentativa delle eccellenze regionali, dai deliziosi fiori di zucca ripieni di ricotta ai crocchè, terminando con il tris di montanare, prescegliamo quella con mortadella, acciughe del Cantabrico e pomodoro.
Quasi quaranta le variazioni proposte della Margherita, tra cui quella con salame piccante, con salsiccia e friarelli, e la versione “cremosa”, con un succulento cornicione ripieno di ricotta, on pomodorini e stracciata di latte vaccino: curiosa l’assenza di qualsivoglia tipologia di funghi, mentre anche qui è inveterata la prassi – come in Presepe Napoletano – di grattugiare delle scaglie di cacio-ricotta stagionato sulla parte esterna, in mancanza di indicazione contraria alla comanda.
Selezioniamo pertanto la classica “provola e pepe”, giusta la cottura, leggermente più lievitata rispetto alla classica “ruota di carro” proposta da Sorbillo nella sede storica dei Tribunali, per poi passare alla “margherita con prosciutto al tartufo e stracciata di bufala”, delicata l’aromatizzazione del salume, ed omogeneo il topping.
Tra i dessert presenti in carta, tutti tradizionali, optiamo per il “tiramisù di Zia Esterina secondo l’antica ricetta di Sorbillo”, dalla consistenza molto cremosa, con un gusto tuttavia caratterizzante, ed infine un assaggio del babà di Scaturchio.
Ampi margini di miglioramento per la carta dei vini - probabilmente da intendersi in linea con l’essenzialità dell’idea fondante del locale – Casa Setaro e Moio presenti, prescegliamo la Falanghina spumantizzata del Sannio “Maleventum Brut” dell’azienda La Fortezza di Enzo Rillo in Torrecuso (Benevento), che ben si armonizza con i fritti e la sostenuta acidità del pomodoro della Margherita, un connubio oramai consolidato.
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