C'è "voglia" di pinsa romana in Calabria
Una nuova e piacevole scoperta sulla costa Jonica
Voglia - Pinseria romana
Via Ischia 14, Villapiana Scalo (CS)
Tel. +39 353 3019277
Aperto a cena tutti i giorni.
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Voglia. Un termine che d'estate ha sicuramente più senso, che esprime, con la sua irruenza, l'immediatezza dall'istinto non incanalato, frenato, etichettato.
Nel caso specifico, Voglia è una pinseria romana ubicata in un giardino in una tranquilla area residenziale dell'area jonica cosentina, Villapiana Scalo.
Cinque i chilometri da Sibari, tanti i locali non esaltanti nei paraggi, altrettante le esperienze significative di una regione che sta provando a emergere nel mondo pizza e nell'arte bianca in generale e che, in qualche caso, si sta anche fin troppo campanizzando.
Lo spazio esterno è molto essenziale, ma accogliente, ben oltre le atmosfere a volte decisamente spartane della zona, quelle da "facciamo quattro primi uguali altrimenti in cucina non ce la si fa".
Quello che colpisce è un certo savoir-faire della gestione, affidata a un manager del settore odontoiatrico, Paolo Andriolo, ed al suo socio Vincenzo Cavaliere, con cui ha scelto di cambiare vita e di cimentarsi nella messa a punto di un prodotto, una pinsa romana che strizza l'occhio alla focaccia barese (qui, del resto i pugliesi sono la parte principale dell'utenza) gustosa e convincente.
Buona la struttura dell'impasto, con biga, lievitato 54 ore e con l'88% di idratazione. Le pinse, recita il menù, sono realizzate con farine (tutte biologiche ed OGM free) di grano tenero di tipo 0, di soia, di riso, semola rimacinata di grano duro, olio evo, sale e lievito secco.
Oltre alle classiche, è la sezione dedicata alle "romane" a convincere maggiormente: i loro nomi sono ispirati a quartieri celebri o note vie della Capitale.
La scelta ricade sulla Trionfale, con fiordilatte, scaglie di baccalà, patate, peperoni cruschi e prezzemolo tritato, per restare in tema calabro-lucano
Poi arriva la Pariolina, decisamente più estiva, con culatello, pomodori cuore di bue, bufala e foglie di basilico.
Dopo ancora, l'Aurelia, con pomodoro cuore di bue, mortadella, stracciatella e crema di pistacchio
Spazio, poi, alla Salaria con pomodoro, alici dello Jonio, capperi e cipolla di Tropea
Tutte decisamente convincenti: una nuova e piacevole scoperta per una sosta rilassante e gustosa dopo un bagno in acque joniche,
accompagnata da una semplice ma curata carta delle birre.
Il sogno del titolare, ci spiegano, è quello di estendersi in inverno anche in realtà cittadine vicine tra Calabria e Puglia. Per ora, l'esperienza nella Sibaritide è più che soddisfacente.
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