Cesto Bakery & friends: Catello Di Maio ospita Valentino Tafuri e Jack Prisco
Evento degustazione da Cesto Bakery con ospiti Valentino Tafuri e Jack Prisco
Via Salvatore Noto, 26 - 80059 Torre del Greco
Tel: 081 849 20 86
Email: [email protected]
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Proseguono gli incontri di “Cesto Bakery and friends”, serie di appuntamenti dedicati all’arte della panificazione tout court, coordinati dalla giornalista Nadia Taglialatela.
IL LOCALE ED IL CONCEPT
Una famosa frase di Micheal Pollan – giornalista, accademico e divulgatore gastronomico fra i più famosi al mondo – recita che “abbiamo companatico in abbondanza, ma alla fine è il pane che, insieme con il vino, rende imbandita la nostra tavola”.
Di tale assunto il giovane Catello di Maio - fondatore e titolare della “Cesto Bakery” in Torre del Greco, rappresentante della quinta generazione di panificatori – ne ha fatto una ragione di vita: il suo laboratorio, nei pochi anni di vita, circa dieci, è divenuto una sorta di fucina di sperimentazione di nuove tecniche di lievitazione, aprendosi anche a proficue ed avanguardistiche collaborazioni con colleghi ed ospiti illustri.
Orari di apertura estesi, dalla possibilità di fare la prima colazione sino ad una comoda pausa pranzo terminando con l’aperitivo serale, Cesto Bakery propone quotidianamente oltre quaranta tipologie di pane, ottenuti rigorosamente tramite impiego di lievito madre e cereali antichi: al venticinquenne titolare si deve anche la riscoperta della semolella, antico panino nato proprio nei luoghi aviti, realizzato con farina di semola di grano Senatore Cappelli, ed ovviamente lievito madre.
Cesto è ubicato nella parte storica della cittadina vesuviana, fornito di funzionali tavolini per consumazione in loco, ed il paradigma al quale si ispira Catello di Maio, con i suoi valenti collaboratori, è quello delle bakery dell’Europa del Nord, ivi includendo il rapporto con la clientela; grande successo riscuotono, inoltre, i suoi lievitati per le feste, ed i panini a base di farine di orzo ed altri grani misconosciuti, eppure caratterizzati da eccellenti valori nutrizionali per la dieta mediterranea.
Gli ultimi mesi hanno visto avvicendarsi, dietro i banconi della bakery, per stimolanti “jam session” di panificazione e cucina, chef stellati del calibro di Domenico Iavarone e Domenico Candela: questa volta è stato il turno di Valentino Tafuri – patron di “3Voglie pizzificio” in Battipaglia, già due spicchi Gambero Rosso - unitamente al sommelier e bar-tender Jack Prisco, titolare di “Prisco Pizza e Spirits” in Boscotrecase, antesignano sperimentatore dell’abbinamento della pizza con i cocktails.
LA DEGUSTAZIONE E I PAIRING PROPOSTI
Passando alla teoria degli abbinamenti, sul classico di Di Maio “pane cafone, olio extravergine di oliva, sale e limone” - bella l’alveolatura del lievitato, croccante e profumato – Prisco propone in abbinamento un “Martini cocktail” con Gin London Dry, Vermouth Dry e orange bitter, in cui le note aromatiche del distillato ben sorreggono la, potremmo dire, semplice complessità del pane.
Il successivo “quadrotto con impasto al pistacchio, mortadella, senape e maionese home-made, scorza di limone”, ideato da Tafuri, rappresenta una scomposizione e ricomposizione gustativa del classico panino con la mortadella, un crunch davvero delizioso ne sovviene al morso: in pairing Prisco opera di rimando, preparando un “Pink Paloma – tequila silver, succo di lime, sale e sanbitter al pompelmo rosa”, beverino e dal sorso dissetante.
Ed è la volta della “margherita in teglia, con pomodorino corbarino arrostito, stracciata di bufala e salsa al basilico”, caratterizzata da un’elegante alternanza fra note acide e dolci (del latticino), di contrappunto, come beverage, abbiamo il gin-tonic al basilico, preparato con Gin Tanqueray ten, sciroppo al basilico, acqua tonica agli agrumi San Pellegrino.
Il connubio sinergico fra Di Maio e Tafuri trova il suo acme nella successiva “pala con carciofi arrostiti in crema e a spicchi, provola di Agerola e pecorino” forse il migliore assaggio della serata, in cui emerge il gioco di equilibrio fra consistenze: solo apparentemente iconoclasta l’americano in torba, con Campari, Vermouth rosso riserva Rubino, whisky Lagavulin 16 single malt, acqua frizzante Perrier, in cui le note affumicate sono conferite dalla pregiatezza del distillato.
Sul dessert conclusivo “pan bauletto al cioccolato con gelato alla vaniglia e caramello salato” – di notabile compiutezza gustativa - chiudiamo il cerchio della miscelazione con l’Espresso Martini “vodka, liquore al cacao, liquore al caffè, espresso e sciroppo di vaniglia”, di pari dolcezza, tuttavia non stucchevole: se espressione sinonimica di pane è davvero fabbisogno gustativo, allora mai come da Cesto la necessità è vincolata al piacere.
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