Dabiz Muñoz: the best synth of taste of all times
Dabiz Muñoz The Best Chef Awards 2022 Madrid 3 Michelin Stars
NH Eurobuilding, C. del Padre Damián, 23, 28036 Madrid, Spagna
[ENG] Dabiz Muñoz:the best synth of taste of all times
We still have people which judge Munoz as a communication genius. His strong and contemporary icon keeps diverting from his essence. Young people love him, he’s the best influencer on social networks, he has charisma, he has a wonderful wife, an extravagant look and he’s a great businessman: this terribly annoy little men.
To get the idea of what an incredible food phenomenon he is, you only need to use your mouth the appropriate way and taste one of his dishes, in any format he offers: in each single bite, from ElGoxo to DiverXo, there are countless techniques, food cultures and ingredients which are not easy to detect and put together without risking a tedious and senseless fusion.
Not Muñoz! Like a divine instrument he condenses different worlds as the most natural thing to do in this universe. To understand this his work had to be judged with no nose in the air, with no prejudice so that his talent out of the kitchen - that makes him such a modern cook epitome - would not blind our opinion. A little less charming, a little less self-confident, a little less smart, just a little less and the world would have noticed him much earlier.
The same suspicion critics feel for all good and beautiful things, for mainstream. Beauty and good are always hard to accept because they often simply barge in. Dabiz is Michael Jordan, Diego Armando Maradona, Elvis Presley, Muhammad Alì.
Other people think there’s no delicacy in such a stamina but, just tell me, how much sensitivity is needed to create perfect balance? Consider our galaxy: so full of stuff but still harmonic!
That was Dabiz’ big limit, making the impossible accessible and understandable, almost simple, but the truth is that it’s still incredible how he’s able to manage and mix flavors from different worlds collecting recipes and knowledge, as if he was born and grown up in all those exotic and Asian places.
Smells, colors, perfect doughs, different consistencies, modern cooking, and ancestral techniques blended for each single dish, in every single step, no convenient course, only one route suspended in time to the ecstasy of senses.
A few years ago, when we realized he was one of a kind star, most of culinary critics were hostile to him, they were afraid to confess their big pleasure at his table. It was “too good” to be true, both beginners and experts loved him, but as it often happens, if it’s not a crowd to say what is worth and what is not, nobody has the nerve to confess his pleasure. This would weaken their opinion in the eyes of the “system”: “this feels so ordinary, how is it possible I like something even a housewife at her first food experience would understand?”
One after the other those who did not want to see, saw, those who did not hear, heard and tablemate after tablemate, expert after expert, they all joined the crowd. So, people which ate his dishes got distracted by their incredible taste and lowered their defenses. His being a modern-day chef was no more a distraction and his dishes got the attention they deserved. Each bite is something incredibly elaborate and perfectly combined in order to allow our natural tools the perception of its flavors. Dabiz does not speak to men in the language of gods, Dabiz translates us what we don’t understand and touch our hearts. In Dabiz’ dishes there’s no noise, there’s no arrogance: you can eat and enjoy them without thinking too much; you can eat and enjoy them activating your brain power and you triple your pleasure.
Lamb
Dabiz is a divine instrument, the best synth of taste of all times. Encouraged by his own competitive spirit and his unlimited talent he’s our grandma from the future back on earth after having lived for centuries in the whole galaxy.
[IT] Dabiz Muñoz: il più grande sintetizzatore del gusto di tutti i tempi
Ancora oggi esiste chi giudica Munoz come un fenomeno della comunicazione, la sua immagine forte e contemporanea distrae dall'essenza. Piace ai giovani, sa stare sui social come il migliore degli influencer, è carismatico, ha una moglie bellissima, un look stravagante e successo imprenditoriale, questo ai piccoli uomini dà maledettamente fastidio.
Basterebbe utilizzare la bocca nel modo appropriato e assaggiare un qualsiasi piatto -in uno dei vari format da lui proposti- per rendersi conto dell'incredibile genio gastronomico di quest'uomo: in ogni singolo boccone, in linea diretta da ElGoxo al DiverXo, vi sono un'innumerevole quantità di tecniche, culture gastronomiche e ingredienti che sulla carta sono quasi impossibili da codificare e mettere insieme senza avere come risultato una fusion fastidiosa e non sense.
E invece no, lui come uno strumento divino riesce a sintetizzare mondi lontani come se fosse il gesto più naturale dell'universo. Ma per comprendere questo bisognava valutare il suo lavoro senza puzza sotto il naso, senza preconcetti, senza lasciarsi accecare dal suo talento fuori dalla cucina che lo rende il prototipo del cuoco moderno. Fosse stato meno affascinante, meno sicuro, più lento ad arrivare, fosse stato semplicemente meno: il mondo se ne sarebbe accorto prima.
Diffidenza che gran parte della critica ha per quello che ritiene troppo buono o troppo bello e mainstream, e il buono in sé tanto quanto il bello, da sempre si fa fatica ad accettarlo perché arriva ed entra senza chiedere il permesso.
Dabiz è Micheal Jordan, Diego Armando Maradona, Elvis Presley, Muhammad Alì.
Per altri invece in questa forza bruta non vi è delicatezza, ma vi chiedo di riflettere e rispondere: quanta sensibilità è necessaria a creare l'equilibrio perfetto? Non vi è troppa roba nella galassia per essere armonica? Eppure è così.
Ecco, questo è stato il grande limite di Dabiz, rendere l'impossibile accessibile e comprensibile, quasi facile, ma la realtà è che ancora oggi sia incredibile come lui riesca a padroneggiare e miscelare sapori dei vari mondi come se fosse nato e cresciuto, accumulando ricette e conoscenza, in ognuno di quei posti a volte esotici e altre orientali.
I profumi, i colori, le paste perfette, le varie consistenze, cotture moderne e tecniche ancestrali fuse in un tutt'uno, per ogni singolo piatto, in ogni singolo passaggio, niente portate di comodo, solo una corsa sospesi nel tempo verso l'estasi dei sensi.
Qualche anno fa, quando realizzammo di essere dinanzi a un fuoriclasse unico nel suo genere, gran parte della critica gastronomica gli era avversa, avevano paura di confessare il loro alto godimento alla sua tavola, era "troppo buono" per essere vero, piaceva ai neofiti come agli esperti, ma come spesso accade in diversi ambiti, se non c'è un coro a definire quello che vale da quello che non vale, nessuno ha il coraggio di confessare il proprio godimento. Questo svaluterebbe la loro opinione agli occhi del "sistema": "è banale, come è possibile che possa piacermi così tanto qualcosa leggibile anche dalla massaia alla prima esperienza gastronomica?"
Uno dopo l'altro chi non voleva vedere ha guardato, chi non sentiva ha ascoltato e commensale dopo commensale, esperto dopo esperto, ci si è accodati al coro. E così chi mangiava i suoi piatti e veniva distratto dall'incredibile sapore, ha abbassato le difese e ha cominciato a mangiarli per davvero, a non lasciarsi più distrarre dal suo essere maledettamente attuale e contemporaneo, e in quel momento ci si è accorti che ogni singolo boccone è qualcosa di incredibilmente elaborato e miscelato perfettamente per essere letto dagli strumenti che tutti naturalmente abbiamo. Dabiz non parla agli uomini con la lingua degli dei, Dabiz traduce all'uomo l'incomprensibile e arriva al cuore. Nei piatti di Dabiz non c'è rumore, non c'è supponenza: puoi mangiarci e godere senza attivare le meningi. Puoi mangiare e godere attivando tutta la tua energia cerebrale (e qui godi il triplo).
Dabiz è uno strumento divino, il più grande sintetizzatore del gusto di tutti i tempi, spinto dal suo stesso agonismo e dal talento sconfinato miscela mondi gastronomici diversi come se fosse il gesto più naturale del mondo. Dabiz è una nonna del futuro che fa ritorno sulla terra dopo aver vissuto per secoli in tutta la galassia.
Video Experience
Per saperne di più:
- FoodClub \ Dabiz Muñoz, Rene Redzepi e Joan Roca il podio dei The Best Chef Awards Madrid 2022
- Joanna Slusarczyk [IT/EN] : Food Meets Science è un grande laboratorio in cui si uniscono cibo e scienza, il mio sogno!
- Cristian Gadau: Tutto è in movimento, la guida deve essere dinamica e viva. Non si può aspettare un anno
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