Horto: nuove stelle brilleranno nel milanese?
Milano, recensione Horto Ristorante
Horto
Via S. Protaso, 5, 20121 Milano
Mail: [email protected]
Sito: https://hortorestaurant.com/
Prezzo: degustazione da 7 portate 185 euro
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Un progetto nato da poco più di un anno dalla mente eclettica di Niederkofler che vanta una posizione invidiabile con vista su galleria Vittorio Veneto.
La sala
La cantina non amplissima, ma con diversi assi nella manica; il servizio informale, ma preciso; il cocktail bar decisamente valido e l'ambiente moderno e curato completano il quadro di una realtà davvero interessante.
La cucina è affidata a Alberto Toè dalle numerose esperienze:
Corelli, Martin Berasategui, Pietro Leeman, i cui insegnamenti si notano nell'uso intelligente del vegetale, Andreas Caminada, chef del ristorante 3 stelle michelin Schloss Schauenstein, esperienza molto cara allo chef sia sul piano lavorativo che culturale, oltre che con Norbert Niederkofler alla conquista delle tre stelle Michelin per il St. Hubertus.
Tavolo con vista sulla cucina
Determinante è poi l’esperienza in Uganda con la Fondazione “Insieme si può”.
L’Africa lo segna profondamente, soprattutto sul tema dello spreco e del recupero alimentare.
Una cucina appunto che non spreca e recupera ogni parte della materia prima, soprattutto dei prodotti vegetali usati dalle foglie alla radice per imprimere note amare ed erbacee all'interno di piatti molto golosi creando un connubio davvero gustoso. Lo si nota ad esempio nell'uso del porro in ogni sua componente, capace di donare un ampia gamma di sapori come nel vitello con salsa verde al nasturzio. Ottimi i classici dello chef come i plin con strachinut e gorgonzola erborinato, zafferano e lievito dove viene unità la tradizione milanese e piemontese in modo egregio.
Plin. strachinut e zafferano
Eccellente anche lo spaghetto Felicetti con uova di trota, zafferano e olio affumicato, dal gusto complesso e pieno che ricorda senza tentennamenti la pasta allo scoglio. Intrigante e di ottimo livello l'utilizzo dei latticini sia nel burro - servito in accompagnamento al pane - che nello yogurt con gelato al prezzemolo (nel dessert); come pure negli spaghetti di kohlrabi, latticello e pepe dalla texture molto particolare ma che riescono a richiamare il classico romano in modo originale. Più tradizionali i secondi anche se continuano la ricerca della simbiosi fra prodotti caseari e pietanze salate.
Spaghetti, uova di trota e zafferano
Spaghetti di kohlrabi, latticello e pepe
Una cucina energica,
saporita che ruota intorno a sapori acidi ed erbacei molto ben integrati e bilanciati all'interno di portate più veraci con una grande attenzione alla selezione di prodotti locali e stagionali. Un ambiente elegante e curato, come il servizio per una cucina dinamica e profonda con una lavorazione dei latticini davvero notevole.
Anche considerata qualche ripetizione nell'uso degli ingredienti
Horto merita tranquillamente la stella!
Certo, come anche altre realtà meneghine. Vedremo presto chi otterrà l'ambito riconoscimento.
LA DEGUSTAZIONE
Benvenuto, eccellente lo yogurt con gelato al prezzemolo
Cagliata, carpaccio di varzese, olio aromatizzato, abete e caviale
Animella, erba cipollina, cetriolo e insalata di patate
Anguilla. rapa e more di gelso
Vitello fondo verde insalata e tartufo
Gelato allo yogurt, meringa bruciata e carota viola, ottimo
Biscotto gelato al cioccolato con crema di asperula
Shiso croccante con gelato di e rapa rossa
Piccola pasticceria
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