Ieri, Oggi, Domani. Vera Napoletanità ad un passo dalla stazione
Ieri, Oggi, Domani Trattoria Pizzeria, Napoletanità vera ad un passo dalla stazione
Trattoria Pizzeria Ieri, Oggi, Domani
Via Nazionale, 6, 80143 Napoli NA 081 206717
Sui 25/30 euro
Ormai viaggiamo tanto per lavoro, o per piacere, e sappiamo quanto sia importante trovare una trattoria in zona stazione ferroviaria dove mangiare bene e che parli la lingua del luogo. Napoli questo concetto lo ha fatto proprio praticamente da quando esiste la Stazione Centrale a piazza Garibaldi, intorno alla quale si è sviluppato un circolo virtuoso di attività ristorative e di pasticcerie che offrono del buon caffè e delle imperdibili sfogliatelle da gustare sul posto o da portare in viaggio. Se non si conosce bene il territorio, si rischia di ritrovarsi fregati in quei giri turistici di poco conto. Ieri, Oggi, Domani in via Nazionale 5, proprio all’inizio della strada che costeggia l’uscita laterale della stazione, è un posto goloso assai.
Ieri, Oggi, Domani
Per noi napoletani è un luogo ben conosciuto, diventato famoso negli anni ottanta con il nome La Fila. Era tipico negli arredi che fanno tanto trattoria e convivialità, ci venivo anche solo a guardare dalla vetrina lo spettacolo che si rinnovava ogni giorno con entusiasmo, e quel fare partenopeo molto autentico, coinvolgente nei sapori e nel buon umore. In cucina c’era la mitica signora Elvira , oggi è Antonio Castellano, il suo allievo, a dominare i fuochi con una competenza aggiornata ai tempi che giova senza dubbio ai piatti. Si può venire anche per una buona pizza, molto attuale nelle tecniche e nel concetto di selezionare con cura la materia prima. Il pizzaiolo è il giovane Gianni Ostetrico, sa lavorare in piena sintonia con lo chef e il patron Pasquale Casillo che ha voluto rinnovare la sala con cucina a vista e cambiare il nome in Ieri, Oggi, Domani. Puntando ai temi del grande cinema italiano anni Sessanta, ed ai ricordi legati ai mitici studi della Titanus e di Cinecittà, Pasquale Casillo richiama nel nome, e negli arredi, il film di Vittorio De Sica, premio Oscar nel 1965.
Si viene qui per gustare il pescato del giorno, un buon fritto di mare, la pasta e patate, la genovese, la pizza, i fritti napoletani.
Nel nuovo menù autunno lo chef propone una serie di piatti, ma ce n’è uno che mi ha quasi commossa per la sua bontà: gli spaghetti alla puveriello. E’ un poverello che va in carrozza, o in BMW diremmo oggi, squisito, condito con la sugna, una stracciatella di uovo e l’uovo a occhio di bue ben eseguito. Le uova sono di Paolo Parisi. Troviamo ancora la mozzarella in tempura, polpette di baccalà e papacella napoletana su crema di pan cotto, i paccheri alla puttanesca di pesce spada, salsiccia di Castelpoto e friarielli, e una pastiera indimenticabile.
Spaghetto alla Puveriello
Paccheri alla puttanesca di pesce spada
Polpette di baccalà e papacella napoletana su crema di pan cotto