Il Bolognese, la prima osteria tipica emiliana in Campania
Il Bolognese Hosteria Tipica: apre ad Aversa la prima osteria emiliana in Campania di Bruno Sculli
Il Bolognese
Via Antonio Gramsci 58 81031 Aversa, Campania
Tel 081 1875 4757
La CNN rese nota qualche tempo fa una classifica molto curiosa, la World's 50 Best Foods, in cui l’Italia trionfava con pizza, lasagna e prosciutto crudo. Un risultato del genere non può essere messo in discussione: abbiamo piatti tipici di cucine tradizionali che sono la nostra bandiera nel mondo. Sto parlando di lasagna alla bolognese, spaghetti alla carbonara, ragù e tanti altri piatti che diffondono le nostre capacità culinarie in tutto il globo.
Lasagna verde alla bolognese di "Il Bolognese"
Quello che spesso all’estero non sanno è che ogni cucina tipica è radicata prepotentemente al proprio territorio di appartenenza, generando una estrema presenza di variabili della medesima tradizione a scapito di una scarsa introduzione di cucine extraregionali. Un concerto ben chiaro a Bruno Sculli, imprenditore e ristoratore che ha deciso di portare la cucina emiliana in Campania con “Il Bolognese - Hosteria Tipica”.
La nuova osteria bolognese si trova ad Aversa (Ce) nei pressi di un altro locale di cui Sculli è titolare: si tratta di “Pizzeria Carlo Sammarco 2.0”, al cui interno è da poco attivo anche il “Forno Sammarco”, un format basato su delivery e takeaway in cui regna ancora una volta la pizza ma in una veste diversa perché parliamo di pizza nel ruoto.
L’esperienza ventennale e la voglia di essere sempre al passo con i tempi contraddistinguono Bruno che negli anni ha costruito e investito in un ventaglio di progetti nel settore della ristorazione.
Bruno Sculli vanta un’esperienza ventennale nel settore, infatti oggi è titolare di “Mastergrill” (Corso Europa Villaricca -Na), di “Pizzeria Carlo Sammarco 2.0” (Aversa e Frattamaggiore) e ”Forno Sammarco” (Aversa, con asporto e delivery).
Anche “Il Bolognese - Hosteria Tipica” non è un battesimo perché con CarboNà - Osteria Romana, Sculli era già partito con un progetto dedito a diffondere cucine tipiche di altre regioni in Campania.
Bruno, come e quando si sono incrociate la tua vita e la ristorazione?
Ho iniziato il percorso nella ristorazione nel 2004 quando,19enne, avviai il mio primo locale in provincia di Napoli: una piccola paninoteca di soli 25 mq.
Era il primo format del genere per quei tempi in provincia e fu subito un successo che mi portó a replicare la formula in diversi comuni. La crisi del 2008 peró intervenne a mettere i bastoni tra le ruote e dovetti chiuderne alcuni e venderne altri, tornando da dove ero partito.
Nel 2014 la svolta, ero convinto che un nuovo format (dopo anni di street food) basato su panini di qualità potesse essere vincente, cosi nacque “Mastergrill”. Eravamo i pionieri del foodporn di qualità e i numeri realizzati in quegli anni furono davvero importanti.
Come è nata al collaborazione continuativa Carlo Sammarco?
Nel 2016 avevo voglia di cambiare ed anche il mondo pizza cominciava ad evolversi nonché ad imporsi come punto di riferimento nel mondo del food. Da lì è nato il rapporto con Carlo Sammarco: mi innamorai subito del suo prodotto nel locale di famiglia, a piazza Garibaldi. Insieme procedemmo all’apertura della nostra prima pizzeria ad Aversa con il marchio registrato “Pizza Canotto”.
Cos’è questo nuovo format: “Il Bolognese - Hosteria Tipica”? Raccontacelo.
Sarà la prima vera osteria bolognese, con cucina prettamente emiliana e specificamente di Bologna, in Campania.
Il nome la dice lunga, no? L’ho scelto proprio perché volevo fosse chiara l’intenzione di essere una cucina territoriale e tradizionale e non di fare riferimento alla trazione emiliana per poi proporre di tutto un po’. Abbiamo come obiettivo quello di ricalcare in pieno le tradizioni della cucina Emiliana puntando sui piatti tipici della tradizione.
Inoltre ci sarà anche una brace a legna, che darà sulla sala, per la cottura delle nostre carni.
Lo scorso anni avevi già proposto “CarboNà - Osteria Romana”, un’altra grande cucina della tradizione italiana. Ora quella emiliana. Da dove arrivano queste scelte?
Noi in Campania abbiamo una grande tradizione di cucina e proprio per questo anche una cucina radicata moltissimo al nostro territorio. La mia idea nasce dal voler far provare ai Campani una cucina territorialmente diversa, senza muoversi da casa. Con la stessa idea è già nato CarboNà, come hai detto, che ha al centro la classica cucina romana.
Quelle che ho scelto sono le cucine che insieme alla nostra Campania, secondo me, sono le cucine Italiane più ricche di tradizione, più fortemente legate a ciò che è l’Italia in cucina nel mondo. Ovviamente poi non è trascurabile che incontrano alla perfezione i nostri gusti.
Tagliatelle con ragù alla bolognese
In un momento in cui tutto sembra incerto per la ristorazione è bellissimo vedere giovani come te che investono e crescono. Quale è il tuo “segreto”? Hai ulteriori progetti per il futuro?
Non ho nessun segreto, semplicemente amo il mio lavoro e ciò che faccio. Questo periodo ci ha dato molto tempo per pensare e da qui sono nate moltissime idee.
Un sogno per il futuro è “esportare il mio prodotto”. Chissà, magari un giorno vedere i miei locali anche all’estero sarebbe il coronamento di un percorso che ormai mi vede da quasi 20 anni in questo settore.
Sono uno che non molla!
Il 2020 era iniziato con un’idea, un’Osteria Romana qui in Campania, avevo trovato un locale e mi apprestavo ad inziare i lavori, poi il buio: lockdown e tutti a casa. Persi il locale che avevo opzionato ma non la volontà di realizzare il mio progetto e così a fine maggio mentre ci apprestavamo a rientrare a lavoro, mi è arrivato quello che ho visto come un segno del destino: di fianco al primo Mastergrill di Villaricca (Na) si era apperna liberato un locale.
Nel giro di una settimana abbiamo incominciato i lavori per quella che sarebbe diventata la prima vera Osteria Romana della Campania “CarboNà” che ha tagliato il nastro il 12 agosto 2020.
Esattamente un anno dopo arriva anche “Il bolognese”...
Sì, perché nonostante ad ottobre 2020 siamo tornati nel caos (di nuovo chiusure, di nuovo lockdown e l’inizio delle zone colorate che ci hanno ostacolato moltissimo nella possibilità di lavorare degnamente), la voglia di continuare il mio percorso era più forte della pandemia. Così sulla scia di CarboNà, abbiamo aperto ad Aversa un nuovo ristorante, “Il Bolognese Hosteria Tipica“. Ho voglia, cosi come fatto con CarboNà, di far conoscere qui in Campania, la cucina Emiliana una cucina ticca di tradizioni di assoluto livello e qualità.
E cosa ti sentiresti di consigliare ai tuoi colleghi?
Per quanto riguarda i miei colleghi e innegabile che questo sia stato il momento più duro che la storia ricordi soprattutto per noi, ma io credo che sia proprio in questi momenti che dobbiamo rimboccarci le maniche e tirar fuori il meglio. Anche perchè credo che ci aspetti un futuro radioso appena tutto questo sarà finito.
La Bolognese con sfoglia verde
Dionisio Margherita oggi si è immolato per noi ed è corso a provare la lasagna bolognese, quella originale fatta con sfoglia verde: “Vale veramente la pena assaggiare questo piatto. Gustoso, preparato benissimo e soprattutto rispetta tutte le tradizioni della cucina emiliana. Qualità prezzo è davvero sensazionale: al costo di 12€ si ha una abbondante porzione che può trasformarsi in piatto unico. Guardando il menu il range di prezzi va dagli 8€ ai 14€, a parte le pietanze di carne che vanno pesate al momento. "
"Insomma, una valida alternativa per qualità, per quantità e per offerta. Alla fin fine chi di noi un po’ non sente parte della propria tradizionale cucina familiare certi piatti pur non essendo tipici della propria regione? Quale mamma o nonna o zia non vi ha mai preparati una lasagna o un ragù alla bolognese, così come una carbonara o una amatriciana? Sono piatti fondamentali nella nostra cucina che rivisti in questo format moderno e giovane trovano spazio per dare gioia agli amanti di tutta la buona cucina”.
“Il Bolognese - Hosteria Tipica” ha dato inizio alla propria avventura giovedì 29 aprile ma è parte di un progetto più ampio in cui Sculli si propone di portare le cucina tradizionali fortemente territoriali ed identitarie nella regione Campana.
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