L' Arcade di Nikita Sergeev si veste di nuovo a Porto San Giorgio
Recensione Ristorante L' Arcade, Porto San Giorgio, Chef Nikita Sergeev
Ristorante L’ Arcade
Lungomare Antonio Gramsci, 315, 63822 Porto San Giorgio FM
Aperto tutti i giorni a pranzo e cena tranne il mercoledì
Prenotazioni
Email: [email protected]
Telefono: +39 0734 675961
Thefork.it
Prezzo medio: 35€/85€ (escluso i vini)
Sembra quasi che il giovane e talentuoso Chef Nikita Sergeev abbia finalmente trovato in questa nuova location la sua dimensione ideale, idilliaca, la sua Arcadia, vista la cura riposta in ogni singolo dettaglio del suo nuovo Ristorante, un sogno che prede vita davanti al mare nella bella Porto San Giorgio.
Due giorni dopo l’inaugurazione del nuovo Ristorante L’Arcade, decido di recarmi nuovamente in questo accogliente borgo del Mar Adriatico per provare la cucina di Nikita in questo suo nuovo progetto.
Ricordo ancora con piacere la cena al suo vecchio ristorante qualche anno prima, una cucina creativa e divertente, molto legata al territorio ma con contaminazioni varie dovute sia alle sue origini russe sia alle tante esperienze estere, elementi questi che la rendono decisamente interessante.
Uno Chef ambizioso Nikita ed estremamente coraggioso nel rivoluzionare completamente il suo Ristorante in un periodo complicato come questo, ma ne è valsa la pena, la nuova location è una piccola perla sulla spiaggia.
Dopo una bella passeggiata sul lungo mare di Porto San Giorgio, vedo l’insegna del vecchio Ristorante incorniciata in una bacheca in vetro e alle spalle una moderna struttura in eleganti listelli di legno, ampie vetrate che circondano l’ingresso e una sottile finestra che mostra la brigata in azione in una fiammante cucina rossa, dei grossi ombrelloni fanno ombra su dei tavoli dove è possibile sedersi per un aperitivo prima della cena, con vini al calice e cocktail d’autore curati dalla sommelier Alessandra Ferracuti e appetizer pensati dallo stesso Chef.
Ad accoglierci all’ingresso ritrovo il bravo Leonardo Niccià, sommelier e collaboratore di lunga data di Nikita, appena entrati si scorge la bella cantina a vista con oltre 1200 referenze tra vini nazionali e internazionali e resto subito sorpreso dalla bellezza del Ristorante, grande cura e attenzione nel design con pezzi classici di Flos, Foscarini e Richard Ginori, molto bello il tavolo conviviale in marmo scuro in una zona separata della sala dove si potrà cenare come in un piccolo ed elegante salotto.
La sala è molto elegante e luminosa, un profilo in vetro la separa dalla spiaggia, sembra quasi di poter accedere alla libertà del mare.
Molto curata l’illuminazione, un aspetto che ritengo molto importante in Ristoranti di questo tipo, in fondo la sala rivedo la celebre foto di Tim Flach "Il Gallo che Balla" che riporta ai ricordi della vecchia sede de L'Arcade in Via Giordano Bruno.
Seduto al tavolo penso ancora a come è bella la nuova casa di Nikita.
Con uno Champagne di Lucien Lalardier, Leonardo Niccià da il via al “Percorso Nikita”.
Partiamo con un cremino di sesamo, harissa e sommacco, molto bello, una finta oliva all’arancia amara, ottimo il miso di pomodoro e grana e infine dei bon bon cacio e pepe e uova di aringa.
Piccolo intermezzo successivo con l’acqua di pomodoro e finocchietto selvatico.
Fantastica l’insalata di mare con ostrica ghiacciata, bella a vedersi quanto buona, una ventata di freschezza iodata a cui Leonardo abbina un Margarita realizzato con Mezcal Miel de Tierra Salmiana.
Piatto delicato, elegante e ben realizzato il baccalà sfogliato, semplicemente passato al vapore con erbe aromatiche ed estratto di peperone a cui viene abbinato uno Chardonnay Australiano, “Koonunga Hill”, 2018 delle cantine Penfolds.
Passiamo ad un Bianca di Valguarnera, 2007 di Duca di Salaparuta e non potevano mancare i “garusoli” o raguse per un piatto buonissimo, con crema di patate e porri, condite con olio al finocchietto e olio di chorizo, portata davvero gustosa.
Piatto della serata, Cervo e cozze, una commistione tra terra e mare che sta diventando un signature dish dello Chef Italo-moscovita, una salsa di cozze con zafferano in stile bouillabaisse spettacolare che va a completare la tartare di cervo ornata anche da petali di rosa. Fantastico!
Interessanti i fusilloni alla puttanesca con anguilla e ottima e ben presentata la quaglia in salsa al vin jaune e molluschi con un Fiano di Avellino, 2017 "Bosco Satrano" del produttore Villa Raiano.
Per i dessert Leonardo ci propone un interessante vin cotto Primus Centurione di Frattini Laura, un blend di più annate che ben si sposa con il chutney di albicocche.
Concludiamo con la consueta piccola pasticceria e un ottimo Cognac XO Imperial 1981 di Albert de Montaubert una cena che ha messo in luce una rinnovata maturità di Nikita, sempre ottima tecnica, una maggiore eleganza nei piatti ed equilibri più immediati anche al cliente meno esperto.
Ovviamente ottimo il servizio in sala, bravi i ragazzi e il sempre presente Leonardo Niccià.
Son stato proprio contento di ritrovare Nikita così in forma ed entusiasta in questa nuova ed elegante location, un Ristorante dove ritornare e che sicuramente in futuro avrà i suoi riconoscimenti tra cappelli e stelle.
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