La “ciclopica” passione di Valeria Vanacore in 5 perfect pairing
Polyphemos Enoformaggeria Flegrea, buon vino e grandi formaggi.
Polyphemos Enoformaggeria Flegrea
Via Giuseppe Mazzini, 10, 80078 Pozzuoli NA
Orari: Aperto dal martedì alla domenica (10 - 13 / 16.30 -30) , lunedì chiuso.
Telefono: 081 1827 326
di Salvio Parisi - Giornalista e fotografo
Pochi metri quadri stipati da scaffali di peculiarissime etichetta vinicole e un esile banco che espone spicchi di formaggi ricercati e di nicchia per una deliziosa padrona di casa, Valeria Vanacore, e un’Associazione Culturale di degustatori, denominata «MV», che quando possibile raduna appassionati nella private room al piano superiore.
L'ingresso
Più che una selezione dei suoi prodotti preferiti, le ho chiesto di approntare i cinque “pairing” formaggio-vino perfetti!
Ed ecco cosa mi ha sagacemente proposto (con tanto di titoli).
Per primo «lo straniero»: riesling italico Heinrich 2017 & Francesco.
Un vino di particolare acidità e tipico sentore d’idrocarburi (il riesling) per un abbinamento delicato con un blù prodotto da Gregorio Rotolo di Scanno, che ha realizzato questo erborinato di media consistenza, dedicato al nostro Papa e caratterizzato da una lieve erborinatura biancastra dovuta a muffe spontanee (non inoculate) a seguito dell’agatura, stagionando in un ambiente naturale.
Il secondo si chiama «il lussurioso»: champagne Marguet Les Crayères 2012 & Coeur de Neufchâtel.
Un millesimato 2012 con prevalenza di pinot noir e poco chardonnay e squisite note leggermente ossidative in perfetto abbinamento a un formaggio prodotto in Normandia a pasta molle piuttosto grassa e crosta fiorita dal sapore assai intenso e… forma di cuore!
Poi assaggiamo «lo spartano»: Renosu Rosso di Tenute Dettori & pecorino sardo al tartufo.
Cannonau e Monica in un blend di grande struttura, prodotto dall’azienda agricola Dettori: lo abbiniamo per territorialità a un pecorino sardo, di quelli grassi e ed energici, profumato al tartufo. Ottimo anche per le fredde serate invernali che stiamo vivendo…
Proseguiamo con «il vivace»: Porta del Vento Voria rosa & robiolone primavera.
Un pairing sud-nord brioso e facile: un vino biologico che verte quasi all’organico con lieviti naturali (che si depositano sul fondo della bottiglia), un frizzante rosato 100% perricone, prodotto a Palermo in appena duemila bottiglie l’anno con una robiola a tre tipi di latte (vaccino, pecora e capra) di buona grassezza e morbidezza, ricoperta di fiori di campo e prodotta da un eccellente affinatore piemontese, Eros Buratti.
E per concludere torniamo a casa con «il Campano»: Costa delle Viole 2019 di Giovanni Iannucci & provolone al mosto di piedirosso.
Una insolita Barbera del Sannio, varietà autoctona, giovane e quindi con discreta tannicità e complessità ma di beva facile: quindi lo abbiniamo per territorialità a un nostro provolone al mosto di piedirosso dal sapore forte, prodotto da Paolo Amato sui Monti Lattari e ben stagionato (per circa un anno).
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