Lido 84, si riconferma tra le mete da non perdersi quando si è al nord Italia
Recensione Lido 84 di Riccardo Camanini alla riapertura
Corso Zanardelli 196, Gardone Riviera (BS)Telefono +39.0365.20019
Chiuso martedì e mercoledì, dal giovedì al lunedì 12.30-14.30 19.30-21.30
Mail [email protected]
Menù degustazione 85 euro (6 portate), 95 euro (7 portate), à la carte 100 euro
Photo Lido Vannucchi
Si riparte, lentamente e a fatica riaprono i ristoranti e si torna alla normalità. Non si poteva quindi perdere l'occasione di constatare come fossero cambiate le cose in quello che io ritengo essere uno dei migliori ristoranti d'Italia: il Lido 84
Appena si varca la soglia si nota che, nonostante i grandi problemi della pandemia, nessuno è rimasto fermo. Piccoli grandi cambiamenti all'arredamento sono visibili ovunque sia all'interno che nel magnifico giardino. Nulla di rivoluzionario, più un modo per dimostrare a tutti che non ci si ferma e non ci si arrende mai. Un elogio in questo caso va fatto anche alla gestione, nonostante il periodo difficile il Lido non si è dimenticato dei suoi dipendenti, anticipando la cassa integrazione. Infatti, anche se vi è una forte penuria di personale in tutta la ristorazione, al Lido il turnover è stato minimo. Le novità non si fermano neanche in cucina. Insieme a un nuovo menù stagionale vi è anche una nuova degustazione, più classica e meno spinta delle storiche oscillazioni, dedicata alla frollature e marinature dal nome quattro e mezzo dedicata a Fellini.
Optiamo per le oscillazioni, un degustazione che consente di esplorare al meglio la cucina di Camanini con l'aggiunta di alcuni suoi classici.
La degustazione si allontana dalle note affumicate date dalla brace, molto presente nel 2020, ma senza abbandonare del tutto una cottura tanto amata dallo chef. Si parte con le note delicate della seppia e del cavolo rapa. La nota ittica della seppia si sposa perfettamente con la freschezza della rapa lasciando il palato rinfrescato e soddisfatto. A seguire dei gamberi viola con mandorle verdi, acqua di pomodoro e spezie. Il crostaceo è freschissimo e si scioglie in bocca. Le mandorle donano la nota croccante ed erbacea e richiamano il sapore del gambero rendendo il boccone pieno, goloso e molto lungo con una nota finale acidula che ripulisce il palato. Una portata eccellente.
Seppia e sedano rapa
Gamberi viola con mandorle verdi
Si prosegue con un risotto cucinato alla marinara, ma senza frutti di mare, servito all'interno della lattuga. Il sapore del riso è intenso e ben bilanciato, ma forse un filo poco e, se il boccone non è completo, la nota ittica si perde nella verdura, ma basta solo un po'di riso in più per perfezionare un piatto estremamente interessante. Sempre perfetto invece quello all'aglio nero e frutti rossi, signature dish dello chef. La nota acida si sposa perfettamente con quella terrosa rilasciata dall'aglio nero. Il risotto contemporaneo per definizione e forse un giorno verrà ricordato al pari di quello del grande maestro di Camanini: Marchesi.
Risotto alla marinara
Signature Dish Riccardo Camanini: Risotto aglio nero e frutti rossi
Ottima la cottura alla brace dei coretti, pasta ligure tipica, con lumache e salsa verde serviti allo spiedo. Intenso il sentore affumicato anche se, forse, una nota acida avrebbe permesso di sprigionare alle lumache tutto il loro sapore, amalgamandosi al meglio con la pasta.
Chiediamo di aggiungere un piatto che qualche mese fa era risultato uno dei più sorprendenti: i ravioli al bagoss con mostarda di anguria e semi di lino. Purtroppo a differenza della volta precedente la nota sapida del bagoss é eccessivamente coprente e l'anguria non riesce a bilanciarne il sapore, forse perché ancora troppo giovane. Un peccato perché il piatto, già provato in un'altra occasione, era risultato eccezionale, succede anche ai migliori.
Si prosegue con un magnifico l'agnello. Tenerissimo, dolce e avvolgente, servito con zucchine in tempura e un'eccellente salsa di cervello e peperoncino che con la sua consistenza cremosa coccola il palato rilasciando tutto il sapore della carne.
Ravioli al bagoss con mostarda di anguria e semi di lino
Successivamente un piccione accompagnato dal fegato di faraona e una freschissima giardiniera composta da cipollotto e pera. Ottimo il contorno, ma, il volatile, anche se perfettamente cotto, non riesce ad arrivare al livello di altre elaborazioni proposte dallo chef, venendo un po'coperto dall'intensità del fegato di faraona.
A concludere la parte salata un dotto laccato con senape, rhum e miele delicato e saporito allo stesso tempo che riesce a far sentire il suo sapore più verace nonostante l'intenso accompagnamento.
Infine l'iconica torta di rose con zabaione e un perfetto soufflé alla nocciola. Inappuntabile come sempre la parte dolce frutto di grande tecnica e sapore.
Torta di rose con zabaione
Soufflè alla nocciola
Conclusioni
Il servizio non abbandona la peculiare idea di alternare il personale di cucina e sala per la descrizione dei piatti. La sua direzione è affidata come sempre a Giancarlo Camanini cordiale, flessibile e capace di adattarsi con grande professionalità sia ad un servizio più impostato che ad uno più caloroso, riuscendo a capire le preferenze degli ospiti. Il Lido si conferma ancora una volta una delle mete più importanti per i gastronomi del nord d'Italia e lo fa con un menù che, sebbene non tocchi le vette della precedente degustazione autunnale a causa di piccole imperfezioni, propone al commensale un crescendo di sapori unici, perfettamente equilibrati e gustosi, il tutto, ovviamente, in una location mozzafiato.
Riccardo Camanini by Lido Vannucchi
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