Officina del Mare: l'esperienza su misura della Napoli che ti innamora
Borgo Marinaro Napoli: l'Officina del Mare e la sua cucina di pesce
Piazzetta Marinari, 20-21 - 80132 Napoli (Na)
Tel: 081 1935 3543
Email: officinadelmarenapoli.it
Aperto tutti i giorni a pranzo; sabato e domenica anche a cena.
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Se almeno una volta nella vostra vita - passeggiando sul lungomare di Napoli, magari durante un weekend di primavera - vi siete innamorati della mia città…
beh, allora vi consiglio di riprovarci ma stavolta in un anonimo martedì: con le stesse caratteristiche climatiche, certamente però con meno intoppi tra traffico e parcheggio e affollamento.
Spoiler: si rischia di non voler più andare via.
Erano anni che con mia moglie non ci prendevamo un po‘ di tempo da dedicare a noi stessi. E così, dopo un giro nella zona shopping, abbiamo deciso di ritornare proprio in quello che è per noi il posto più bello della città: Castel dell'Ovo e il suo splendido borgo marinari. Sempre un luogo magnifico, ancora di più con la sorpresa di vedere i ristoranti impegnati, certo, seppur non con le file d'attesa a cui siamo abituati nei fine settimana, il che ci ha permesso di accomodarci comodamente in un posticino che desideravo ritrovare ormai da troppo tempo.
Sto parlando di Officina del mare.
Ne avevo un buon ricordo pur essendoci stato una sola volta, prima del covid; Poi tra restrizioni, caos del weekend e la scarsa semplicità di parcheggio nelle zone limitrofe rendevano complicato apprestarsi all’idea con baby al seguito. Dunque, alla prima occasione utile abbiamo approfittato per tornare da Antonio. In giornate meno caotiche come il martedì, Antonio riesce a dedicare di più tempo alle tavole dei suoi ospiti realizzare qualche fuori menu sfizioso in virtù del pescato, cosa ovviamente improponibile nel week end in cui è sommerso dagli ordini in cucina.
Ecco il nostro soft lunch
Abbiamo scelto di tenerci leggeri essendo un inizio settimana e ci siamo un po' affidati anche ai consigli del responsabile di sala. Però il menu è molto ampio e tanto attraente sia nella proposta di cruditè, sia nei primi piatti che nei dolci.
Si parte con un giro di Tartare:
- Ricciola con mango
- Salmone scozzese con fragole e pinoli
- Tonno baldedo con paté di olive e capperi
- Scampi con parmigiano reggiano e arance
Con olio evo a completamento per tutte le tartare e gusti freschi ad esaltare la materia prima di assoluta qualità.
Si continua con una mozzarella di bufala e funghi spadellati all'aglio con crostini di pane e gambero rosso crudo.
Il connubio mozzarella e gambero è cosa più che nota a Napoli (Scarallo docet) e avevo paura che i funghi potessero coprire la dolcezza del gambero; invece hanno fatto un gioco diverso: essendo più dolci dei gamberi ne tiravano fuori la parte sapida. Sfiziosissimo!
Un buonissimo soute di vongole e lupini con ceci e pane tostato all’aglio ed al rosmarino. Beh, niente da dire. Davvero un gran classico ben eseguito!
Abbiamo concluso il nostro soft lunch con una frittura di gamberi e calamari (e alcuni pezzettini di baccala per accontentare la mia signora) con verdurine in pastella. Ve lo devo dire: quando il fritto è ben eseguito e non unge minimamente bisogna passare in modalità street food! Io amo mangiarlo con le mani. Ed in effetti si prestava anche meglio alla buonissima maionese aromatizzata al limone e fatta al momento.
Abbiamo scelto di accompagnare il pasto con un freschissimo Sharis di Livio Felluga, in una carta dei vini davvero ben fornita dal fermo alle bollicine.
Non siamo riusciti a sottrarci alla coccola dei dolci e abbiamo scelto di assaggiare un buon tiramisù ed un golosissimo cannolo scomposto.
É stato non solo piacevole ma anche emozionante
poter ritornare a pranzare in un posto così suggestivo, dopo tanto tempo, per un napoletano come me che è cresciuto tra Zì Teresa, Transatlantico e Ciro a Mergellina.
Qui si respira quell’aria salmastra mista al tufo del Castello: qualcosa che rievoca la Napoli più vera, spesso trascurata e oscurata solo da mancanza di servizi e di viabilità per il turista, ma soprattutto per il Napoletano.
Officina del Mare è un posto stimolante e divertente in cui il gioco si fa interessante quando si crea la proposta del pescato del giorno nelle preparazioni più usuali della ristorazione di mare: dall'acqua pazza alla cottura sotto sale, dalla brace fino a forno con patate. Ecco, alla vecchia maniera.
Antonio è un ragazzo molto alla mano, gentile e disponibile con, oltretutto, una grande padronanza della materia prima. Queste capacità unite alla sua idea di ristorazione e fuori dal trambusto disorganizzato dei giorni non lavorativi permettono di spaziare largamente e con il menu e con le proposte extra che fanno in modo di poter impostare - con il suo aiuto e le sue attenzioni - un’esperienza su misura.
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