Siseroshi – Cucina kaiseki in una autentica locanda giapponese
Nella campagna bresciana un progetto ristorativo che promette la vera cucina tradizionale giapponese
Siseroshi - Locanda Giapponese
SP9, 114, Scarpizzolo BS
Tel: 030 799 9799
Email: [email protected]
Prenotazioni
Degustazioni: kaiseki 90,00 euro; banco omakase 130,00 euro
Chiuso il lunedì e martedì
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Ristorante giapponese in Italia il più delle volte significa, ahimè, offerta ristorativa che di giapponese ha ben poco.
Per chi come me poi ha avuto la fortuna di recarsi almeno una volta in Giappone, la situazione è spesso sconfortante, soprattutto fuori dalle grandi metropoli: all you can eat ed enormi quantità di pesce crudo scadente a prezzo stracciato nella peggiore delle ipotesi; quando va meglio invece è facile imbattersi in locali che propongono piatti ben eseguiti tipici della cucina giapponese che risultano tuttavia decontestualizzati e resi “mediterranei” attraverso aromi e ingredienti propri della cucina italiana, perdendo totalmente di autenticità.
L’autenticità appunto è quella che in maniera spasmodica ricerca Siseroshi, locanda giapponese nella provincia Bresciana e precisamente a Scarpizzolo, a metà strada tra Brescia e Cremona.
Qui, a partire da dicembre 2021, nasce questo progetto ristorativo voluto dall’imprenditore Luca Imberti, da oltre 30 anni nel settore della ristorazione e grande appassionato di cucina etnica (titolare anche del ristorante messicano Cicero a Soncino).
Siseroshi - il patron Luca Imberti
Ad affiancare Imberti, c’è il giovane chef ucraino Vitaly Dovbenko,
classe 1992, trasferitosi ben presto in Italia, con alle spalle importanti esperienze con diversi chef giapponesi (Hitoschi Toshisa, Naoyuki Kuwana e Takashi Kido) in Italia e viaggi di conoscenza nel Sol Levante volti ad approfondire la tecnica, la cultura e la filosofia della cucina giapponese.
Siseroshi - lo Chef Vitaly Dovbenko
Fin dall’arrivo ci si rende conto dell’estrema cura volta a ricreare l’atmosfera tipica delle “case del tè” giapponesi:
luci fioche, lanterne di carta all’ingresso, un campanello alla porta e quella improvvisa sensazione di ritrovarsi a passeggiare di notte lungo il Shinbashi dori a Kyoto.
Siseroshi -ingresso
Gli interni sono curatissimi:
stampe di ispirazione giapponese e piatti in porcellana artistica (opera degli artisti argentini Santi Carbonari e Franco Donati) a rivestire le pareti; due sale: una dove trova spazio un grande bancone rosso per otto ospiti per la degustazione omakase, l’altra con eleganti tavoli e mise en place essenziale per una ventina di coperti per la degustazione kaiseki.
Siseroshi - dettaglio pareti
Siseroshi - banco "cena omakase"
Siseroshi - sala "cena kaiseki"
Siseroshi - tavolo sala "cena kaiseki"
Il menù omakase è un menu di 15 portate
cucinate espresse al momento dal Maestro sushi Vitaly Dovbenko davanti ai commensali con orario di inizio per tutti alle 21.00; il menu kaiseki, 10 portate, è servito al tavolo con inizio alle ore 20.30. Entrambi i menu variano settimanalmente a seconda della disponibilità dei prodotti, della stagionalità. È data comunque la possibilità di scegliere alla carta (3 o 4 portate) da una selezione di piatti.
Siseroshi - mise en place
Noi decidiamo di affidarci all’esperienza kaiseki:
come noto la cucina kaiseki, nata nel 1500 come uno spuntino legato alla cerimonia del tè, negli anni si è evoluta identificandosi nel pasto tradizionale giapponese composta da una sequenza di piccole portate; secondo molti rappresenta l'espressione più alta e raffinata di tutta la cucina giapponese (oggigiorno in Giappone è per lo più servita in lussuosi ristoranti di cucina tradizionale o nei ryokan).
Siseroshi - dettaglio menù
La locanda Siseroshi promette a tal proposito una esperienza culinaria di dieci piatti caratterizzati da ingredienti stagionali, bella composizione, svariati metodi di cottura e preparazione delle pietanze, secondo l’ordine tipico della cucina kaiseki.
LA DEGUSTAZIONE
- SAKIZUKE
Nella cucina kaiseki è il piatto d’apertura (l’amuse-bouche francese): in questo caso una zuppa di miso bianco, vongole e funghi enoki.
- HASSUN
Secondo piatto a tema stagionale: tartare di wagyu, takoyaki, tamagoyaki, renkon, dango con crumble di gamberi, nigiri unagi, granchio e uova di salmone marinato.
- MUKOZUKE
È il piatto di sashimi con pesce di stagione: vengono serviti ricciola giapponese, berice marinato nell’alga kombu e sgombro marinato in aceto di riso; al centro del piatto germoglio di pepe, daikon e foglia di shiso. Piatto buonissimo, di estrema raffinatezza estetica.
- TAKIAWASE
Piatto a fuoco lento, solitamente verdure servite con carne o pesce: una melanzana marinata, fritta e poi cotta al forno con sopra capasanta marinata al burro fuso e shiso verde condito al mirin.
- YAKIMONO
Il percorso continua con la pietanza grigliata: viene servito un black cod marinato al miso, successivamente caramellizzato al forno salamandra e infine scottato con il cannello.
Piatto che è risultato una esplosione di sapore, il preferito della serata.
- FUTAMONO
Zuppa: una crema di taro, mini-taccole e melone ad accompagnare il kakuni ossia la pancia di maiale stufata, servita con salsa al cipollotto.
- SU-ZAKANA
Stuzzichino di intermezzo solitamente servito pulire la bocca: daikon, carote e zenzero marinati in aceto di riso.
- GOHAN
Piatto di riso: riso al vapore, ricciola, foglie di crisantemo, tè verde.
- TOME WAN
Una seconda zuppa: crema di piselli, polpetta di gamberi fritta e semi di sesamo tostati a chiudere la parte salata.
- MIZUMONO
Dessert o frutta: chiude il percorso il daifuku, dolce tradizionale giapponese composto un piccolo mochi con all’interno una fragola e pasta di fagioli azuki.
Ridotta ma decisamente interessante la proposta beverage
che spazia dai cocktail a una piccola selezione di vini, birre e distillati senza dimenticare il mondo dei Sakè, la tipica bevanda giapponese ottenuta dalla fermentazione del riso. Sette, otto sakè in carta che lasciano il commensale libero di spaziare tra le diverse note e qualità e divertirsi negli abbinamenti con il cibo.
Siseroshi - sakè Junmai in abbinamento
Siseroshi - sakè Honjozo in abbinamento
Siseroshi - Umeshu fruit sakè Kikuisami in abbinamento
Locanda Siseroshi è una sfida alquanto interessante:
ha infatti il difficile compito di proporre una cucina tradizionale giapponese così come deve essere, pura, autentica e senza compromessi.
Il percorso kaiseki che abbiamo provato è stata un’esperienza immersiva nei sapori, nei rituali e nella cultura della gastronomia del Sol Levante. Finalmente un ristorante che non scimmiotta, né semplicemente imita la cucina giapponese, bensì cerca di ricrearla in maniera fedele anche nei gusti.
Umami, sapido, fresco, acetoso sono tutti sapori in cui ci siamo imbattuti nel corso della degustazione: se da un lato un paio di piatti sono risultati a nostro avviso troppo sbilanciati per i nostri palati “occidentali”, dall’altro i sapori proposti, gli ingredienti stagionali, la componente estetica con un’attenzione maniacale allo spazio, alla forma e al colore hanno saputo farci rivivere l’esperienza kaiseki provata nei ryokan giapponesi.
Un locale per certi versi “unico”, decisamente consigliato a chi vuole un assaggio della vera cucina tradizionale giapponese.
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