Sostenibilità, con Too Good To Go vincono tutti: l'app permette agli esercenti di valorizzare e ridurre i propri sprechi alimentari e agli utenti di comprare del buon cibo a prezzo ridotto

Too Good To go l'app numero 1 contro gli sprechi

introduzione di Francesca Brunzo

La sostenibilità è una caratteristica di un processo o di uno stato che può essere mantenuto a un certo livello indefinitamente. In essa gli ambiti ambientale, economico e sociale sono interconnessi così da stabilire nella sostenibilità il processo di cambiamento nel quale lo sfruttamento delle risorse, il piano degli investimenti, l'orientamento dello sviluppo tecnologico e le modifiche istituzionali sono tutti in sintonia e valorizzano il potenziale attuale e futuro.

Lo scopo? Fare fronte ai bisogni e alle aspirazioni dell'uomo. La sostenibilità può anche essere definita come un processo socio-ecologico definito da una meta, un ideale comune da raggiungere. Per quanto possa essere arduo raggiungere l'obiettivo, perseveranza e dinamismo sono le chiavi affinché il sistema diventi sostenibile.

Nel cerchio della sostenibilità, l'uomo può essere il motore.

Il 2021 sarà l'anno della sostenibilità.

Ho avuto il piacere di intervistare Rosanna Ciulla, business developer per Too Good To Go in Campania, per saperne di più sull'app numero 1 contro gli sprechi alimentari !

Ciao Rosanna, come è nata Too Good To Go e come si sta espandendo sul territorio ?

L’idea nasce nel 2015 da un gruppo di studenti danesi convinti della necessità di trovare una soluzione per contrastare lo spreco alimentare attraverso un modello semplice, flessibile ed efficace. Proprio per questa ragione viene creata l’app Too Good To Go: in pochi semplici click permette a esercenti commerciali di ridurre i propri sprechi mettendo in vendita le Magic Box, sacchetti di cibo invenduto ma ancora in ottime condizioni, e agli utenti di salvare prodotti ancora freschi, che altrimenti andrebbero gettati, acquistandoli a un terzo del prezzo originale. Per quanto riguarda il territorio non abbiamo avuto delle vere e proprie difficoltà, anche se appena arrivati in Italia abbiamo riscontrato un iniziale scetticismo generale, sia da parte dei negozianti che degli utenti, probabilmente perché la tematica dello spreco alimentare non era ancora in realtà così sentita e perché si domandavano come una semplice app potesse effettivamente combattere gli sprechi. Una volta compresi il funzionamento e la mission di Too Good To Go, però, il riscontro è stato immediato e positivo.

Come è strutturata Too Good To Go ? In quanti paesi oggi è attiva ?

Too Good To Go è presente oggi in 14 Paesi d’Europa e negli Stati Uniti con 30 milioni di utenti, più di 50mila negozi aderenti e 50 milioni di Magic Box vendute, che hanno permesso ad oggi di evitare l’emissione di oltre 100 milioni di kg di CO2. In Italia, a due anni di attività, siamo ormai in più di 50 città e l’obiettivo consiste ora nell’espansione capillare sul territorio, cercando di coinvolgere tutta l’area della provincia e i comuni limitrofi per creare la più vasta rete anti spreco d’Italia.

Ma in pratica come funziona ?

Il funzionamento dell’app è semplice: i commercianti possono inserire la disponibilità di box, senza specificare che tipo di prodotti saranno presenti all’interno, basandosi sugli invenduti della giornata. Agli utenti basta accedere all’app su smartphone, geolocalizzarsi per individuare i locali aderenti e ordinare la propria Magic Box: per ritirarla non bisogna far altro che recarsi al negozio nella fascia oraria specificata, generalmente poco prima della chiusura, evitando così i momenti di massima affluenza.

Quali sono i pro per chi aderisce all'iniziativa ?

I vantaggi sono molteplici ed è per questo che noi lo definiamo un sistema win-win-win, perché vincono tutti: dall’esercente commerciale che attraverso l’app evita di sprecare i prodotti rimasti invenduti e ottiene un piccolo ricavo sulla produzione che in altro modo andrebbe sprecata; l’utente, il quale ha la possibilità di acquistare, e dunque salvare, prodotti ancora freschi a prezzi ridotti; ma soprattutto l’ambiente, perché ogni Magic Box salvata equivale a 2.5 kg di CO2 non emessi nell’ambiente.

Come hai iniziato il tuo percorso in questa avventura ? Che ruolo ricopri ? Raccontami una tua giornata tipo !

Tramite il portale dell’università ho avuto modo di inviare la mia candidatura a giugno dell’anno scorso. Dopo due colloqui sono stata affiancata a Sara, business developer della regione Puglia, per il lancio nella città di Bari. Nei mesi estivi abbiamo lavorato su Bari ed è stata un’esperienza bellissima perché ho avuto modo di conoscere meglio i miei colleghi ma anche scoprire nuove realtà. Alla fine del mio internship ho avuto il sostegno e la fiducia dei miei responsabili, così mi sono candidata per la Campania ed eccoci qui. Il mio ruolo attuale è quello di business developer, ovvero mi occupo di estendere la filosofia e l’utilizzo di Too Good To Go in tale area. Il team campano è composto da tre persone e attualmente ci stiamo focalizzando su Napoli e provincia. Siamo molto felici di poter affermare che il territorio sta rispondendo molto bene e non vediamo l’ora di poterci espandere ancora di più. Le nostre giornate lavorative sono molto dinamiche, alterniamo costantemente fasi strategiche a fasi operative, anche sul campo. La parte bella di questo lavoro è che conosci tante persone, si creano rapporti di amicizia con i titolari dei locali e torni a casa sempre con tanto cibo !

Sostenibilità, Too Good To Go

Lo spreco alimentare ha enormi implicazioni. La sua multifattorialità lo rende un argomento da affrontare subito a causa degli impatti che esso genera. A livello ambientale causa l'8% delle emissioni di gas serra. A livello sociale, circa 820 milioni di persone soffrono la fame e nella sfera economica lo spreco alimentare equivale a circa 1,2 trilioni, considerando che 1/3 del cibo prodotto nel mondo viene sprecato. Il problema è complesso e soprattuto globale ed attraversa l'intera filiera agroalimentare :

* 11% in produzione

* 19% in lavorazione

* 5% in distribuzione e retail

* 12% esercenti commerciali

* 53% ambiente domestico

Nei prossimi articoli parleremo di tecniche e processi che possono contribuire a ridurre lo spreco alimentare proprio tra le mura domestiche.

Con "Sostenibilità" faremo il giro del globo sentendo i protagonisti che si impegnano quotidianamente a cambiare la propria vita e il ruolo del proprio ristorante nel mondo con piccoli gesti.

Articoli Correlati:

• Sostenibilità, Fabrizio Caponi
• Sostenibilità, Mariangela Susigan
• Sostenibilità, Ernesto Iaccarino
• Sostenibilità, Marco Ambrosino
• Sostenibilità, Virgilio Martinez
• Sostenibilità, Xosè Torres
• La critica: Sostenibilità in cucina? La più grande bugia gastronomica di sempre
• Christian Puglisi: il nuovo trifoglio vedere della Michelin è profondamente marcio, per essere sostenibili basta una telefonata.

Follow us on facebook foodclub.it

Entra nel vivo della discussione sul nostro gruppo, un luogo libero dove professionisti della ristorazione, clienti e #foodlovers si confrontano sui temi del giorno: Join the #foodclubbers Be #foodclubber