Tintorè: tapas e oltre a Pomigliano D'Arco
Recensione Tintoré Tapas & Wine Pomigliano D'Arco
Tintorè Tapas & Wine
Via Salvatore di Giacomo, 10, 80038 Pomigliano d'Arco NA
366 201 0155
Frutto di un comune progetto tra amici partorito nel 2018 e grazie ad un successivo viaggio in Andalusia che ne corrobora il concept, Tintorè Tapas & Wine, riesce a fare molto più di quel che promette a partire dal nome.
Dopo un periodo davvero difficilissimo per la ristorazione i proprietari, Vincenzo Cangemi e Pasquale Iannone, rispettivamente di 40 e 32 anni, fanno i loro bilanci, ne escono con rinnovate energie e fiducia nella loro idea, perseverando in un percorso di costante crescita in cui il feedback dei loro ospiti è sempre tenuto in debito conto ai fini del miglioramento del servizio e di un’offerta sempre dinamica.
Capitanato da Vincenzo e Pasquale il team è genuinamente affabile e disponibile ad adoperarsi nel core values di Tintorè, dimostrando passione e competenza per ciò che si fa.
La carta del vino ha amplitudo e profondità: si esprime attraverso i diversi territori italiani ed internazionali, è ragionata e si fonda con buona prevalenza sui prodotti delle cantine che aderiscono alla Federazione Italiana Vignaioli Indipendenti.
Il menu, come dicevamo prima, ricrea un poco il concetto di certi locali spagnoli come quelli in cui ci si imbatte quando si va verso l’area basca, in Catalogna, piuttosto che in Galizia o in Andalusia ad esempio, ma lo fa con quell’appeal mediterraneo tipicamente italiano. Il percorso è fresh & smart e, che si parta da uno dei 3 menu di degustazione con calice abbinato o da una delle tantissime espressioni di nettare dionisiaco con 10 tapas di accompagnamento, la concentrazione e la varietà di sapore è garantita tanto quanto la ricercatezza e la qualità delle materie prime. Una cucina intrigante e creativa, quella dello chef Gabriele Cozzuto, che imprime una visione fusion della gastronomia senza rinunciare a quella impronta caratteristica che prevede l’uso di ingredienti e combinazioni della nostra cultura ma in altra chiave interpretativa, partendo da bocconcini in finger food style sino ad arrivare a preparazioni culinarie che coccolano ad ogni sollevamento di posata.
E per avere un’idea di quel che dico basta guardarlo da qui.
Altra cosa che va assolutamente detta e che Vincenzo e Pasquale hanno saputo diligentemente prendere il treno del food bar concept e del molecular and solid mixology: infatti ci hanno visto lungo e si circondano anche di uno staff preparatissimo, capace di creare abbinamenti intriganti tra i cocktail classici ed innovativi con le tapas.
Tintorè Tapas & Wine è sicuramente un pit stop sfizioso per chi vuole fare happy hour o un bell’aperitivo rinforzato, come mi piace definirlo, ma è anche una location dove un accenno di fine dining viene vissuto con una formula informale e senza ingessature in piccole dosi e tanta devozione.
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