VILLA KETTY RELAIS – CULTURA DELL’ACCOGLIENZA ED ENOGASTRONOMICA IN VICO EQUENSE
Abbiamo visitato Villa Ketty Resort, raffinato resort in Vico Equense
Via Comunale Scraio, 11, 80069 Vico Equense NA
Tel. +39 329 734 2820
Email: [email protected]
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Si staglia per qualità dell’offerta e passione dell’asset proprietario l’offerta di Villa Ketty, raffinato resort che sovrasta la mini-capitale gastronomica della costiera.
È pacifico che Vico Equense, grazie allo straordinario retaggio gastronomico che informa i suoi luoghi, nonché alla lungimirante opera di divulgazione di tale patrimonio effettuata da chef, ristoratori ed imprenditori dalla caratura internazionale, sia ormai ascesa nel gotha dei luoghi gourmet al mondo.
Da tale prospettiva, diventa altrettanto importare provvedere ad una parallela qualificazione dell’offerta ricettiva, che sappia rivolgersi ad una clientela qualificata, dalla vocazione internazionale, esigente e dinamica.
Villa Ketty è uno splendido resort che sovrasta Vico Equense, alla Via Comunale Scraio, un vero e proprio buon retiro, con un panorama splendido, vera e propria panacea dell’anima, che appare essere a un tiro di schioppo, sorta di presidio di inaccessibile bellezza.
Dieci camere distribuite su due terrazzamenti, tutte concepite alla stregua di suites con vista mare, con altre tre, dalla metratura più ampia e dai dettagli di arredamento più moderni, appena inaugurate: questo luogo da sogno è gestito dalla famiglia Astarita, lui Antonio – figlio di panificatori, sommelier, selezionatore di prodotti gastronomici, trombettista jazz, fra le altre cose – lei, Dionisia Dell’Amura, unitamente ai figli Umberto e Luisa, il primo irrinunciabile risorsa amministrativa nell’organizzazione di eventi, la seconda addetta ai social media e marketing, a formare una crew agguerrita e composita.
Un posto amato da vip e clientela di settore, fra chef stellati, imprenditori enologici e gastronomici, artisti e gente dello spettacolo, nonché clienti comuni dagli angoli più disparati del globo, ultimamente mete prescelte Israele e Russia: due forni per pizza in muratura nella splendida terrazza panoramica allestita anche per le colazioni, una nuova sala per pranzi e cene da cerimonia, una cappella privata, uno spazio adibito a palco per concerti, una suggestiva piscina panoramica ubicata non lontano dall’ingresso della struttura.
Impossibile soprassedere sull’offerta eno-gastronomica, che rappresenta una vera e propria peculiarità specifica della gestione; partendo dalle prelibatezze della prima colazione, “a centimetro zero” come ama ripetere il titolare Antonio, preparata ogni giorno con prodotti sempre diversi, in egual misura salati e dolci.
Incredibile la varietà che abbiamo gustato, in una tavola riccamente imbandita, adornata da fiori e frutta del giardino, dal tradizionale gateau di patate ai pani artigianali – ai cereali, integrali, di segale – passando alla teoria di formaggi freschi e stagionati, caciocavallo, provolone del monaco, stracciata, affinato al fieno, erborinato semplice ai mirtilli, terminando con i salumi, prosciutto di Parma e capocollo.
Passando ai dolci, in evidenza la fragranza e gli aromi dei cornetti delle più svariate tipologie appena sfornati, il plumcake alle albicocche disidratate, la torta alla nutella bio home-made, la cassata napoletana infornata con ricotta e cioccolato, ed infine la crostata ai frutti di bosco, last but not least, succhi freschi di stagione e tisane.
Ruguardo il versante enologico, interessante la linea dei vitigni autoctoni prodotti in esclusiva “Il vino di Villa KettyArt” – con tanto di etichette che rimandano ai mosaici della villa, partendo dalla Falanghina spumantizzata Brut, passando per il bianco fermo, culminando con il rosato di Aglianico ed infine con il rosso del medesimo vitigno.
Senza dimenticare, infine, il retaggio imprenditoriale e gastronomico che informa i genitori di Dionisia – il nonno era il leggendario “Giggino Università della pizza” – nati e cresciuti in una famiglia di ristoratori che hanno inventato la pizza a metro, vero e proprio patrimonio culturale locale, anche straordinaria attrattiva per i turisti.
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