Burger Père et Fils by Alléno, il nuovo ristorante informale di Yannick Alléno a Parigi
Anche Parigi si aggiunge alla lista delle città con hamburger pluristellati! Come? Grazie allo chef francese pluristellato Yannick Alléno che insieme a suo figlio Antoine, ha lanciato un hamburger pop-up per l'estate nel suo ristorante-galleria d'arte, Allénothèque.
Tutto è inziato con Redzepi ed il suo Noma Burger (che abbiamo assaggiato per voi) e che ha avuto così tanto successo da trasformarsi in format permanente come POPL burger; c'è poi stata la risposta di Mc Donald's con lo chef Paul Cunningham ed il suo Homestyle Bearnaise; e ancora lo chef italo-argentino con tre stelle Michelin Mauro Colagreco con i suoi burger bar, CARNE, che recentemente ha visto l'apertura di un burger joint a Singapore; fino allo chef di Chicago Curtis Duffy (tre stelle Michelin) con i suoi stratosferici cheeseburger nella ghost kitchen del Rêve Burger.
La new entry è parigina e vede protagonista la famiglia Alléno, si tratta del Burger Père et Fils by Alléno che sarà aperto tutti i giorni per il pranzo e la cena in terrazza e che avrà come scopo - naturalmente - il portare alla perfezione gli hamburger, offrendo solo due opzioni attentamente concepite: Menu Arsène (19 euro) , un hamburger di influenza parigina fatto con carne di manzo della Normandia perfettamente stagionata, condita e cucinata con pepe, "a la plancha" e deglassata con cognac (un'esperienza che descrive come "una preparazione delicata per un esplosivo ensemble "su Instagram ); il secondo è un'offerta vegetariana ed è il Menu Lupin (17 euro), a base di “salsiccia nera vegetale” (di riso nero), barbabietole e semolino, e servito con condimento di mele.
Le patatine fritte sono state portate al livello successivo, per un finale ancora più croccante: preparate con patate "coin de rue", affumicate e condite con timo, rosmarino e paprika, sono servite con salse come la maionese aromatizzata al levistico e salsa barbecue fatta in casa sottilmente speziata.
Una tendenza che prende sempre più piede dunque quella di riorganizzarsi in una cucina che sia essenziale, in cui trionfi il comfort food, che nonostante la virata vegetale sui menù dei ristoranti tende a basarsi sulla ciccia, sul rilancio di una semplicità che in fondo non stanca ed a cui non è possibile rinunciare!
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