Château Puech-Haut: 36 bottiglie omaggio a tutti i suoi clienti professionali al primo giorno di riapertura
Château Puech-Haut è consapevole delle difficoltà incontrate dai suoi clienti professionisti (caffè, hotel, ristoranti, commercianti di vino) e offre loro un aiuto per le casse fortemente colpite.
Dall'11 maggio, il primo giorno di deconfinamento, Château Puech-Haut ha deciso di aiutare i suoi clienti offrendo loro gratuitamente e senza alcun obbligo di acquisto, 36 bottiglie di vino Château Puech-Haut dal loro primo giorno di riapertura. Questo importante gesto rappresenta per ciascuno dei suoi clienti un fatturato di circa € 1.000, e una donazione totale di quasi 2 milioni di euro.
Lo scopo di questa donazione è sostenere e aiutare, nel settore vitivinicolo, le professioni più colpite (caffè, hotel, ristoranti, ecc.). Le professioni hanno ottemperato all'obbligo di chiudere le porte e hanno continuato a prolungare questo vincolo nonostante il graduale ritorno a una situazione di normalità.
Fin dalla sua creazione, Château Puech-Haut ha sempre cercato di pensare in modo diverso,
di agire in modo diverso e di distinguersi, sia in termini di gestione del suo vigneto e sviluppo dei suoi vini, sia per i suoi impegni (tappo di vetro, bottiglia atipica, vetro ambrato, Bib'art). Château Puech-Haut è sempre stato anticonformista e innovativo nel suo processo decisionale. Come prova, Château Puech-Haut è stato il primo produttore di vino a indicare sulle sue bottiglie "Non raccomandato per le donne incinte" nonostante la riluttanza della professione. Il suo fondatore Gérard Bru ha ricevuto la medaglia al Senato per questa iniziativa il 17 ottobre 2004.