Dominique Crenn: "Dopo aver licenziato 50 dipendenti ho pianto tutto il giorno, rischio la chiusura"
È di ieri la notizia riportata da reportergourmet che Dominque Crenn, chef del ristorante Atelier Crenn, tre stelle Michelin a San Francisco, abbia lanciato un grido d'appello alle istituzioni affinché aiutino concretamente il settore della ristorazione.
La chef francese naturalizzata statunitense si è trovata a dover licenziare 50 dipendenti del suo Crenn Dining Group, "ho passato un giorno a piangere, non riuscivo a smettere. È stato difficile, volevo essere forte. Il gruppo Crenn è per me una famiglia. Le persone vivono letteralmente giorno per giorno. Abbiamo un ristorante con tre stelle Michelin e altri due. Siamo tutti sulla stessa barca in questo momento. Ho ancora 21 dipendenti di cui occuparmi”, ha dichiarato la chef.
Questo scenario evidenzia le difficoltà di un settore, aziende che non hanno mai immaginato nemmeno nei loro incubi più nefasti che potesse arrivare un periodo del genere. A poche settimane dalla chiusura completa per alcuni e la possibilità di poter effettuare solamente delivery per altri, si sta delineando un quadro di giganti dai piedi di argilla.
La solidità di un'azienda si misura in base alle riserve di liquidità e per quanto tempo essa possa sostenersi senza flusso di cassa e alla luce di quanto sta accadendo pure quelli che sono ritenuti i giganti del settore stanno maledettamente soffrendo. L'intera ristorazione alla ripresa dovrà rivedere per sempre il proprio modo di gestire le aziende, perché lo si voglia o no, i ristoranti non sono delle Onlus ma delle attività commerciali.
Ovviamente noi di foodclub in quanto amanti di questo mondo speriamo che dalla piccola bottega al grande ristorante internazionale, possano tutti risollevarsi e dimenticare questo momento difficile per l'umanità.