Ernesto Iaccarino: "Perché non guardare ai modelli che funzionano veramente per uscire una volta e per tutte dall'emergenza?"
Vi abbiamo già parlato di “undercut”, vero?
Lo ha fatto Antonio Lucifero per spiegare quale sarebbe stato -forse- il modo più sensato per non mandare all’aria i sacrifici di mesi di stop, chiusure e lockdown. Torniamo ad introdurre il concetto di undercut perché continua a sembrarci l’unica via, quella che fino a ieri sarebbe stata “solo la più sensata” ma tende sempre più a diventare “l’unica via perseguibile”.
Ci fa tornare sull’argomento Ernesto Iaccarino che si trova a Dubai per lavoro e... leggete un po’ cosa accade negli Emirati.
di Ernesto Iaccarino chef e patron del Don Alfonso.
“Non è mia intenzione fare polemica. Sono a Dubai per lavoro da qualche giorno ed è naturale guardarsi intorno, analizzare lo scenario e come stanno affrontando l'emergenza. Con gran sorpresa scopro che mi trovo in un Paese dove il Lockdown è durato solo 30 giorni in cui hanno potuto riconoscere, isolare e smaltire i casi della prima ondata di marzo.
Qui è tutto aperto, ristoranti, bar, hotel e tutto il resto.
Come hanno fatto? In questo paese dal 7 luglio non può entrare nessuno, se non con un certificato di tampone con esito negativo. Le aziende si sono fatte carico di effettuare i tamponi a tutti i dipendenti una volta al mese. Risultato? Su 9 milioni di abitanti negli Emirati Arabi Uniti, hanno fatto 14 milioni di tamponi, isolando semplicemente i positivi dai negativi. I negativi hanno continuato a lavorare, non facendo mai fermare le attività produttive del Paese.
Ovviamente mi domando perché mai in Italia non ci siamo arrivati?
Perché non guardiamo ai modelli che funzionano veramente per provare a mettere in campo una strategia che permetta a tutti di lavorare?
Fin quando resterà sul suolo italiano anche un solo contagiato, in breve tempo potremmo ritrovarci ciclicamente nella stessa situazione, fino a vaccino disponibile per tutti.
Siamo ancora in tempo per ripartire in sicurezza, ma dobbiamo avere un po’ di coraggio altrimenti sarà a rischio anche la prossima stagione.”