La smentita di Pinchiorri: "Non diamo la colpa al Covid!"
Questa mattina vi abbiamo dato notizia della scelta di Enoteca Pinchiorri di mettere all’asta una selezioni di vini delle sue cantine. Si tratta di 2500 bottiglie pregiate per un valore di circa 2 milioni di euro. L’asta sarà tenuta a Londra il 2 Settembre dalla casa d’asta specializzata in vino “Zachy’s”.
Fin qui tutto resta invariato, almeno fino a poche ore fa quando è stato emesso un comunicato dalla stessa Enoteca Pinchiorri, per la precisione da Giorgio Pinchiorri, per precisare le motivazioni che hanno indotto a tale scelta e, sorpresa delle sorprese, pare non c’entri la situazione covid.
Questo è quanto si legge: “La notizia della prestigiosa asta di Zachys con una selezione di Vini della cantina di Enoteca sta destando molto interesse fra i collezionisti di mezzo mondo , com'era prevedibile , e sta creando anche qualche equivoco nella stampa , anche questa prevedibile . Per questo ho chiesto ai miei di pubblicare due righe allo scopo di fare chiarezza . Ho iniziato a vendere i Vini nel 1972. Nel 1979 ho aperto l'Enoteca Pinchiorri , insieme alla mia Annic Sono passati quasi cinquant'anni e se dovessi fare un bilancio direi di essere molto , molto soddisfatto . Non è stato facile . Come in tutte le storie ci sono stati momenti dove il destino ci ha messo a dura prova : l'incendio della cantina nel 1992 , la perdita della terza stella Michelin nel 2004 ( riconquistata nel 2008 , con l'orgoglio di essere stati fino ad oggi l'unico caso nella storia della guida ) , la crisi finanziaria pesantissima del 2008 , e poi nel 2020 questa bestiaccia del Covid19 , arrivata per assurdo dopo la stagione più importante dell'Enoteca , quella appunto del 2019. Oggi pero l'Enoteca continua ad esserci e credo a distinguersi per 3 cose : la CUCINA con Riccardo , il SERVIZIO con Alessandro e VINI , dove con Ivano continuo a fare quello che ho sempre fatto dal 1972 ovvero li compro (tanti) e li vendo ... è la mia vita . Il Covid19 di colpe ne ha tante ma non diamogli quelle poche , pochissime che non ha e mi riferisco a quello che ho letto su alcuni giornali, per i quali è a causa del virus se ho messo all'asta alcune migliaia di bottiglie dell'Enoteca . Anche un astemio potrebbe immaginare che organizzare un'asta di Vini come questa , tra le più importanti mai organizzate , richieda mesi e mesi solo per capire quali vini scegliere , quanti e a quanto. A inizio 2019 abbiamo pensato a due grandi eventi che potessero rimanere nella storia del Vino e che potessero portare valore al nome dell'Enoteca , a quello che ha rappresentato e quello che rappresenta. Il Covid19, almeno in questo caso, non c'entra nulla. “
La smentita sa poco di smentita in quanto virus o meno, pre o post lockdown, questo tipo di evento viene organizzato per fare cassa. Le lacrime versate, quelle del cuore, potrebbero andare in bottiglia però.