La trustdelivery di Carlo Cracco è il futuro della ristorazione post Covid?

Foodclub.Itmer 27 mag 2020
Fonte: italiaatavola.net

Il mondo della ristorazione, anche quella stellata, sta facendo i conti con una nuova modalità di soddisfazione del cliente. La consegna a domicilio sembra essere il futuro del comparto ristorativo, o quantomeno il presente attuale in seguito alla pandemia da Covid. Molti si stanno adeguando, e alcuni stanno letteralmente rivoluzionando il modo di recapitare il cibo, per garantire il rispetto delle misure di sicurezza alimentare, ma allo stesso tempo, rassicurando il cliente e la sua esperienza di gusto. Carlo Cracco ha preso a cuore la situazione, impegnandosi al meglio con il servizio di trustdelivery, nei suoi ristoranti “Cracco” e “Carlo e Camilla in Segheria”.

"Il cliente effettua il suo ordine allo shop Carlo Cracco. Al momento della delivery propriamente detta (consegna) la box che il rider consegna al cliente in casa sua, è dotata di un’etichetta-sigillo sulla quale è applicato un QR code messo dal ristoratore. Pertanto per prima cosa il cliente verifica l’integrità del sigillo sull’etichetta e poi, inquadrando il QR code, accede ad una Landing Page. E qui vive la sua customer experience: grazie alla tecnologia blockchain verifica che le procedure siano state ottemperate, si giova del messaggio di benvenuto dello chef e accede allo shop, se già desidera effettuare un ordine successivo.

Il servizio TrustDelivery, lanciato nel mese di aprile 2020 dalla startup pOsti in partnership con EY e in collaborazione con FIPE e Confcommercio, amplia il numero dei suoi fruitori acquisendo ristoratori in Emilia, nel Lazio ed in Campania. La prioritaria motivazione di utilizzo risiede nella volontà del ristoratore di rassicurare i clienti della delivery sul meticoloso e documentato rispetto di una serie di misure di sicurezza alimentare, conformi alle linee guida messe a punto dalla FIPE, nelle fasi cruciali di preparazione, confezionamento e consegna."

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