L'Italia sta lentamente cambiando e Glovo l'ha capito bene, la spesa supera la ristorazione
"Una signora di Bari ha mandato al nipote i suoi panzerotti fatti in casa. Una studentessa di Roma ha inviato il tiramisù ai suoi amici, per festeggiare in compagnia il proprio compleanno".
Questo periodo di isolamento domestico obbligatorio sta vedendo attuarsi una vera e propria rivoluzione del paese, e delle scelte e necessità delle persone. Voci grosse, e meno grosse, affrontano questa guerra, perché di guerra si stratta, a suon di hashtag e dichiarazioni più o meno sensate, ma, come sempre, c'è la realtà fuori che bussa alle porte, e sta bussando forte. Si tratta di una realtà di cambiamento che sta riuscendo a modificare le abitudini nettamente, anche quelle dei non abituati, dei diffidenti a oltranza, dei "queste tecnologie non fanno per me".
Rendiamocene conto, c'è una rivoluzione in atto, il paese sta cambiando e Glovo l'ha capito bene, e prima di tutti. Il gruppo di delivery spagnolo, da sempre multi-categoria, ha redatto un bilancio sui cambiamenti dei consumatori della piattaforma, e non solo sui consumi, ai tempi del Coronavirus. Dall’analisi degli ordini di febbraio e marzo 2020 affiora chiaramente una nuova mappa dei bisogni degli italiani.
Elisa Pagliarani, general manager di Glovo Italia, commenta "l’home delivery sta subendo una vera e propria trasformazione sia in termini di clientela, con sempre più famiglie che si rivolgono alla nostra piattaforma, sia in termini di prodotti. Le persone oggi fanno affidamento sul delivery per vivere la propria quotidianità, con la richiesta di beni e oggetti utili, ma spesso difficili da reperire. Dagli ordini di marzo emerge chiaramente l’esigenza di poter fare la spesa, evitando così le file ai supermercati, ma anche di ricevere a casa altri beni necessari per il proprio lavoro, come cartucce e risme di carta per la stampante, e per il tempo libero, come libri e giochi di società".
"La spesa, che ha registrato una crescita del 300% rispetto al periodo ante Covid-19, vede ai primi posti le richieste di lievito (+3000%), farina (+2000), zucchero (+1000), banane (+1000), latte (+500) e uova (+150%) a dimostrazione di un ritorno all’essenzialità negli acquisti. In tempi di Coronavirus sulle tavole degli italiani domina sempre la pizza, in tutte le sue forme e gusti, meglio se preparata dal pizzaiolo di quartiere che, nonostante abbia conosciuto il delivery da poco, scala le classifiche in termini di crescita degli ordini. Nel mese di marzo sono aumentati del 46% i partner che hanno aderito alla piattaforma di Glovo, con una forte predominanza di piccoli ristoranti che prima non utilizzavano il servizio. Le categorie food che crescono di più rispetto all’inizio dell’anno sono i gelati (+180%) e i dolci (+130%), complice forse anche l’arrivo della primavera".