LVNAE presenta la nuova cantina. Un percorso tra vino, design e pensiero.
LVNAE inaugura la nuova cantina,
creata per sottolineare il rapporto tra terra e uomo e per concretizzare la tensione all’eccellenza di un’azienda da oltre 60 anni dedita ad una viticoltura di qualità, pioniera per il lavoro su vitigni tradizionali e la valorizzazione del Vermentino dei Colli di Luni.
La Cantina sorge nella piana alluvionale nel comune di Luni, compresa fra la costa del mar ligure, gli scavi dell’anfiteatro romano di Luni dove si incontrano le ultime propaggini delle alpi apuane. La struttura si presenta come unico piano inclinato coperto, in parte, da un fitto manto d’erba. L’ingresso - non a caso - obbliga ad un percorso a piedi attraverso il vigneto che la circonda, composto dai principali vitigni autoctoni dei Colli di Luni.
“Coltivare vigneti significa saper ascoltare i ritmi della natura, e avere ben chiaro il valore del tempo. Costruire una nuova cantina, una nuova casa al nostro progetto imprenditoriale, alla nostra famiglia e alla nostra comunità contadina, ha richiesto la stessa attenzione e ha lo stesso significato”, spiega Diego Bosoni, anima di questo progetto.
Gli edifici in superficie abbracciano una piazza centrale, al centro della quale si origina un volume fulcro delle attività interne e interrate, come la bottaia, l’area di affinamento e sale per l’accoglienza e la degustazione. La struttura in superficie e la parte interrata, sono collegate da un profondo tunnel inclinato che permette al visitatore di immergersi dalla natura viva ad una natura ipogea che racconta anch’essa il mondo di LVNAE.
Pensata per essere sostenibile,
la cantina conta su un’ampia quota di energia autoprodotta con sistema geotermico e fotovoltaico; un manto verde ricopre il fronte esterno per mantenere il più naturalmente possibile la temperatura costante e, infine, vasche recuperano l’acqua piovana.
Filo conduttore del progetto è la fusione tra funzionalità ed estetica, spazi lavorativi e design, ambiente e qualità del lavoro.
“Volevamo che la parola ‘utile’ non diventasse la linea di confine che separa l’universo artistico dal mondo concreto” spiega il produttore.
In questa logica sono stati creati percorsi con visioni organiche che si disvelano di volta in volta. È stata privilegiata l’unicità in ogni elemento compositivo, l’approccio creativo in ogni dettaglio anche riducendo le distanze fra ambienti di rappresentanza e spazi lavorativi, nobilitando questi ultimi, “consci che la bellezza è qualità, l’estetica è etica che influisce in maniera diretta al benessere di chi opera in cantina” conclude.
Il risultato è che ogni singolo ambiente è una esperienza:
superfici condotte come opere d’arte, istallazioni, luci, complementi d’arredo, elementi architettonici interni. Ogni intervento è stato progettato “on specific” per i singoli spazi.
“Comun denominatore è stata la ricerca naturalistica delle superfici, dei colori e la loro mimesi biomorfa” spiega il designer Andrea del Sere, che ha disegnato il progetto (realizzato dagli architetti AT Studio). Così dal tunnel che scende nella terra, e la svela con un lungo taglio vetrato, si apre una sala di affinamento dove le colonne sono alberi, annullando ogni distanza tra volumi architettonici e spazio aperto.
Oggi la cantina di LVNAE è uno spazio da esplorare e in cui farsi coinvolgere.
Da inizio luglio sarà possibile prenotare una visita guidata e pacchetti di esperienze per viverne l’emozione dal vigneto fino ai calici, attraverso le tante sfumature di Vermentino firmate dalla famiglia Bosoni.
Tutte le info sul sito cantinalvnae.com
Cantina LVNAE - L’azienda
La storia di LVNAE è la storia della famiglia Bosoni, del vitigno Vermentino e dei Colli di Luni, un paesaggio unico per caratteristiche storiche e pedoclimatiche. L’azienda conta su 65 ettari di vigneti di proprietà e su una rete di oltre 100 piccoli conferitori che costituiscono il tessuto del territorio. Il parco vitato, oltre al Vermentino che qui si esprime in vette di rara eccellenza, accoglie anche varietà antiche e tipiche del luogo come l’Albarola, il Vermentino Nero o la Pollera. LVNAE offre nella sua gamma diverse espressioni di Vermentino: oltre a Labianca, frutto dei filari più vicini al mare, dai suoli pedecollinari nasce Etichetta Grigia mentre in alta collina, dove le viti di Vermentino affondano in un sottosuolo ricco di scheletro, prende forma Etichetta Nera, sinonimo di eleganza mediterranea, Cavagino rappresenta uno dei primi cru del suo genere e, infine, vino di punta, è Numero Chiuso, prodotto in due storici vigneti e in una tiratura di sole 2.600 bottiglie. Frutto di esperienza, ricerca e immaginazione, affina in botte per 18 mesi e sfida il tempo sul terreno della complessità. Ultimo nato è Cuvée Lvnae, un metodo classico millesimato, in equilibrio perfetto tra Vermentino e Albarola.
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