Mancano 48h alla riapertura delle attività commerciali e non conosciamo ancora le regole
Riportiamo la riflessione critica di Francesco Guarino del Baggy Burger di Villaricca (NA) che ha mosso nei confronti della Regione Campania in merito alle ultime ore prima della riapertura dei locali, direttamente dal suo profilo Facebook.
"FATE PRESTO! MANCANO 48 ORE ALLA RIAPERTURA DELLE ATTIVITA' COMMERCIALI E NON CI SONO REGOLE
VUOI VEDERE CHE LA REGIONE, DOPO IL DANNO, PARTORISCE LA BEFFA?
Siamo al 16 maggio. A due giorni dalla data fatidica che tutti attendono. Lo hanno annunciato Governo e Regione: il 18 maggio commercianti e imprese riaprono le saracinesche.
Non voglio polemizzare ma è assurdo che a 48 ore dal ritorno alla normalità, non ci siano regole certe in base alle quali ogni titolare di azienda sa che deve adeguarsi per tutelare la salute di dipendenti e dell’utenza. E’ assurdo che a 48 ore dalla “riapertura” non ci sia una carta che ufficializzi data, termini e condizioni.
A dimostrazione di ciò che diciamo da sempre: sono incompetenti. Lo hanno dimostrato e pure certificato. Adesso, però, ho un timore. Spero che l’incompetenza, l’inconsistenza, l’incapacità di chi ci governa non produca un ulteriore rinvio, dopo il 18, perché in Regione non sanno che pesci prendere. Non ci voglio credere, non lo voglio nemmeno pensare ma il dubbio è lecito.
Possibile che ad oggi nessuno sappia niente? Possibile che non vi siano certezze, non vi siano regole, non vi siano disposizioni? Non pensano a chi, già in difficoltà per aver abbassato la saracinesca, azzerando le entrate coi costi rimasti inalterati, abbia bisogno di tempo per adeguarsi alle nuove normative “antiCovid”?
Il contesto surreale racconta che non ci sono normative e disposizioni a 48 ore dalla riapertura. Tutti sanno che si riparte e nessuno sa come. E, ripeto, non voglio nemmeno pensare che in queste ore De Luca possa partorire l’ennesimo disastro costringendo imprenditori, esercenti e aziende a tenere le serrande abbassate, oltre il 18 maggio, perché non sa nemmeno quali regole varare. Sarebbe ridicolo, vergognoso, insostenibile.
Aspettiamo e vediamo. Ma non è possibile che il prezzo della loro inettitudine debba essere pagato dalla parte produttiva del Paese. La verità è ormai sotto gli occhi di tutti: questo governo regionale si è rivelato la vera palla al piede della Campania che produce.