Mensa aziendale is the way!
Anche la Prefettura di Cuneo ha decretato la possibilità di pranzare all’interno dei locali per le persone che lavorano, quindi adattare bar e ristoranti a mense aziendali. (Leggi qui)
Il direttore generale di Confesercenti Cuneo Nadia Dal Bono ha detto: “Siamo ad una svolta che lascerà il segno. Inutile dire che come Confesercenti Cuneo siamo molto soddisfatti dell’obbiettivo raggiunto. Si tratta di una boccata di ossigeno per gli esercenti e nello stesso momento questa disposizione permette ai molti che lavorano fuori casa di avere un punto di appoggio, soprattutto in questo periodo così freddo."
Dunque è possibile svolgere l’attività di mensa per singole (anche compresenti) aziende, con predeterminazione dei dipendenti legittimati ad accedere nel locale, sulla base di una convenzione tra azienda ed esercizio di ristorazione? Certo che lo è!
La risposta arriva direttamente dal Gabinetto del Ministro dell’Interno e sembra mettere tutti d’accordo, dopo un po' di incertezza dovuta alle reazioni di alcune Prefetture, dando di fatto indicazioni in linea di massima omogenee. Il servizio sostitutivo di mensa viene normalmente prestato dai pubblici esercizi in tutti i casi in cui un datore di lavoro non disponga di un servizio di mensa proprio, quindi i pubblici esercizi tradizionalmente svolgono una funzione surrogatoria del servizio di mensa.
Ovviamente, il servizio può essere espletato a condizione che avvenga "nel rispetto delle misure di contenimento previste in tema di somministrazione di cibi e bevande nonché della legislazione vigente in tema di attività produttive". A condizione che vengano rispettati i protocolli o le linee guida diretti a prevenire o contenere il contagio e presupponendo che la normativa riguardo le disposizioni antiCovid-19 consente l’esercizio delle attività delle mense e del catering continuativo su base contrattuale.
Le Prefetture hanno affermato che è possibile, per i ristoranti, chiusi per disposizione generale, svolgere l’attività di mensa per singole aziende, con predeterminazione dei dipendenti legittimati ad accedere nel locale, sulla base di una convenzione tra azienda ed esercizio di ristorazione. Per cui, come ieri vi dicevamo, servirà un contratto stipulato con un’azienda che poi a sua volta dovrà comunicare nomi e cognomi dei dipendenti che potrebbero entrare nel locale così da favorire controlli ed eventuali tracciamenti.