Nozze d’oro nella pizzeria dove si sono promessi amore eterno: titolare manda conto in lire per ringraziarli

Francesca Brunzoven 5 feb 2021

"Resiliente, tenace, determinata, versatile e capace di adattarsi a tempi ostili ed epoche diverse: ecco cosa vuol dire essere una Centenaria.

Un'avventura lunga un secolo che vi darà fiducia e coraggio nonostante il periodo difficile che stiamo vivendo."

Proprio con queste parole, qualche giorno fa, vi avevamo presentato la storia della Pizzeria Gorizia 1916 in occasione della neo carica di presidente di Salvatore Antonio Grasso dell'Unione Pizzerie Storiche Napoletane "Le Centenarie". Una storia che nei suoi oltre 100 anni ripercorre la storia d'Italia e di Napoli, uno spaccato

Abbiamo risentito Salvatore Antonio Grasso, perché quello che è successo nel suo locale ieri è quanto di più fantastico ed emozionante possa capitare ad un titolare di azienda che sa cosa vuol dire prima di tutto essere famiglia.

Nel post pubblicato poco fa sulla pagina di Grasso si legge:

"Ieri a pranzo una coppia di anziani non napoletana, nonostante avessi dei tavoli liberi, ha aspettato che se ne liberasse uno occupato.
Nell’attesa ho offerto un aperitivo ed abbiamo scambiato due chiacchiere.
«Deve sapere che ieri abbiamo festeggiato le nozze d’oro con i nostri figli e nipoti, ma la vera festa per noi è oggi perché siamo tornati nei luoghi che frequentavamo insieme da ragazzi. Vogliamo sederci a quel tavolo nell’angolo perché è a quel tavolo che le dichiarai il mio amore!»

Alla richiesta del conto ho mandato su un foglietto del bloc-notes:
Coperto 200
Birra 400
Pizze 2000

Totale 2600 lire
Un modo come a dire che siamo stati onorati di averli ospitati."

Abbiamo raggiunto Salvatore Antonio Grasso telefonicamente che al racconto dell'accaduto era ancora fortemente emozionato, nel raccontarci piccoli dettagli traspariva tutta la luce che gli inumidiva gli occhi e ci ha detto "essere una centenaria vuol dire anche raccontare storie e far parte dei ricordi più belli di tante persone!"

Grasso è rimasto molto colpito dalla storia di questi due nonnini che "dopo aver festeggiato con i loro cari figli e nipoti" - racconta - "sono tornati dove tutto era iniziato, sfidando anche la pandemia!"

"Lui mi ha detto: «Dovevamo tornare nel posto, nell'esatto posto in cui le ho rivelato il mio amore; lo stesso posto in cui lei lo ha accettato. E dovevamo ordinare le stesse cose di 55 anni fa; due pizze margherita e una birra.» e c'è qualcosa che si a più amore di così?" - ci spiega Grasso, lasciandosi andare ad un sorriso evidente anche al telefono.

"Quando hanno ricevuto il mio personale conto sono venuti alla cassa e mi hanno detto «Ma lei lo sa che c'è l'euro ora e non più le lire?» , è stato dolcissimo! Così gli ho spiegato che era lo stesso conto di 55 anni prima ma che era solo un modo per dirgli che erano stati nostri graditi ospiti."

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