Phygital, conquisterà anche la ristorazione? Secondo una ricerca la direzione è questa
Il fenomeno Phygital, contrazione tra “fisico” e “digitale”, è approdato nell'industria alimentare e intende rivoluzionare il settore alimentare. In corrispondenza di una strategia di marketing volta a migliorare l'efficienza del proprio business integrando codici e metodi digitali, phygital intende migliorare la customer experience incorporando strumenti e tecnologie innovative
La ristorazione è sempre più sotto pressione: il continuo apri e chiudi, senza una previsione di stabilità miete costantemente vittime nel settore.
Intanto questo ultimo anno è stato una corsa a digitalizzarsi, in qualche modo un’altra sfida a restare a galla ma anche un’altra spesa: i concetti di connettività e usability, che già hanno investito gli store, non sono passati inosservati nell'ambito della ristorazione, tanto più in un momento storico in cui l'avvento del delivery ha accelerato la trasformazione digitale di molte attività.
Grazie all'utilizzo di monitor touchscreen posizionati all'ingresso del locale o sui tavoli, già prima dell’emergenza sanitaria molto locali (maggiormente nelle grandi città) davano questa possibilità; oggi invece alcuni ristoranti stanno sperimentando l'utilizzo di sistemi che aiutino a stimare l'arrivo dei clienti per effettuare la consegna in maniera puntuale, evitando la creazione di code e assembramenti; altri utilizzano la geolocalizzazione per mandare notifiche push e avvisi mirati.
Secondo alcuni operatori del settore, nonostante tutti gli ostacoli causati dalle difficoltà del periodo, il settore della ristorazione è destinato a vivere un'epoca paragonabile ai ruggenti anni Venti. La voglia di rinnovata socialità porterà i consumatori a preferire, laddove possibile, un pranzo o una cena fuori, dopo mesi di consegne a domicilio. Il take-away, il potenziamento dei canali e-commerce e dell'assistenza clienti virtuale continueranno a esistere e, anzi, dovranno essere integrate nelle strategie di marketing mix di ciascuna attività.
Secondo la ricerca What matters to consumers when buying food condotta da DNV GL, l'emergenza Covid ha modificato le priorità dei consumatori: il tema della sicurezza alimentare ha acquisito notevole importanza e rappresenta la prima preoccupazione per il 55% degli intervistati, insieme a quello della salute, prioritario per il 53%. E infatti uno dei problemi resi noti dai produttori è quello della necessità di inserire sempre più informazioni, nutrizionali e non, sulle etichette o packaging e non avere sufficiente spazio.
Per far fronte a questo problema, molti ristoratori stanno progressivamente implementando sistemi di Product Visualization all'interno dei menù, spingendo sempre più la crescita della realtà aumentata.
Sempre più diffuso l'utilizzo di QR code stampati su tovagliette, menù cartacei o su qualche insegna all'esterno ed interno del ristorante che, se scansionati, permettono di accedere a tutte le informazioni in maniera dettagliata e aggiornata.
L'utilizzo di QR code e realtà aumentata nei menù permette di superare eventuali barriere linguistiche (mettendo a disposizione le differenti opzioni in più lingue), ma anche di migliorare l'esperienza dei consumatori, sempre più attenti alla ricerca di esperienza low-touch.
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