Commercianti di Pomigliano in piazza!
L'associazione CAIP organizza un flash mob a sostegno dei commercianti di Pomigliano.
"A giugno la ripartenza è stata difficile perché i sussidi predisposti dallo Stato e dalla Regione per far fronte alle perdite registrate nei mesi di lockdown sono stati scarsi e non per tutti. Le misure anti contagio non hanno consentito negli ultimi mesi di poter garantire grandi introiti alle nostre aziende e adesso è ricominciata la "giostra" delle ordinanze."
Con questa dichiarazione ha inizio il comunicato che l'associazione C.A.I.P. , l’associazione più rappresentativa dei piccoli negozianti di Pomigliano, che riunisce più di 200 esercenti sul territorio tra commercianti e ristoratori. Pomigliano negli ultimi anni è diventata un centro di eccellenze per quanto riguarda attività ristorative e di intrattenimento, diventando così un punto di attrazione che basa le sue entrate anche su questo.
L'ennesimo Dpcm ha dato l'ennesima batosta ai suddetti settori ed i commercianti di Pomigliano hanno deciso di esprimere pacificamente il loro dissenso, scendendo in piazza con un flash mob che possa dare voce alle problematiche che impattano sull'economia di tutto il panorama commerciale, regionalmente ed a livello nazionale.
"Lunedì 19 Ottobre, l'appuntamento è alle 24. Una manifestazione in piena notte per sottolineare che il nostro futuro è buio. Scenderemo in piazza nel rispetto di tutte le norme di sicurezza per manifestare contro il silenzio assordante delle istituzioni. Si chiudono o si limitano le nostre aziende senza preoccuparsi di come possiamo sostenere i costi fissi ma soprattutto di come dobbiamo portare avanti le nostre famiglie." - continua il comunicato del C.A.I.P.
Gli esercenti soprattutto sottolineano di non avere ammortizzatori sociali e di essere stanchi di non essere tutelati. E indubbiamente hanno le loro ragioni, ma quanto costa la salute pubblica? Dato che ad essa non è possibile dare un prezzo, forse converrebbe trovare il prezzo giusto per poter essere di sostegno al benessere psicofisico di migliaia di commercianti e di famiglie.
Il disagio che vivono gli addetti al settore è fortissimo e si stenta a credere che in 8 mesi sia stato impossibile trovare una rete di sicurezza che tutelasse tutti. Resta che saranno mesi difficili, soprattutto in Campania, e non ci possiamo permettere le strade piene di folle arrabbiate perchè spostando lo sguardo sul lungo termine c'è un problema molto più grosso e più profondo. Quando si parlava di convivere con il virus per lungo tempo, si intendeva che bisogna trovare una soluzione che diventi la nuova normalità e non una serie di continui piccoli stop.