Francesco Salvo: Pizzerie trasformate in sale operatorie? E allora riaprire non serve a nulla. Basta con il delivery, meglio ibernati
Il pizzaiolo Francesco Salvo chiude alla ipotesi delivery e alla riapertura condizionata delle pizzerie
Francesco Salvo della pizzeria Francesco&Salvatore Salvo a San Giorgio a Cremano e a Napoli ha scelto il giorno di Pasqua per rompere ogni indugio e dichiararsi contro una riapertura di ristoranti e pizzerie trasformati come sale operatorie per evitare il contagio. In pratica ritorna sui concetti e sulle cose che aveva detto nell'intervista rilasciata a Foodclub qualche giorno fa.
Ecco cosa ha pubblicato sul suo Diario su Facebook:
«Basta prendersi in giro tra noi e nasconderci la verità .
La ristorazione, come cinema, teatri, pizzerie, tutte le attività insomma ad alto indice di assembramento, stando a ciò che si legge, non solo apriranno per ultime (fine maggio ?), ma anche con grandi limitazioni .
In sostanza, senza girarci intorno, i ristoranti, le pizzerie ecc saranno trasformati in sale operatorie .
Considerato tutto ciò, tempistiche e modalità di ripresa, queste attività saranno quelle più DANNEGGIATE di tutte le altre e avranno la ripresa più lenta.
Chi verrà mai a mangiare in quelle CONDIZIONI? E soprattutto quando? Dopo TUTTI gli altri .
Allora io non ci giro più intorno a questo problema e dico la mia, soprattutto agli addetti miei colleghi : non serve ad un cazzo aprire in queste situazioni, con o senza delivery (e bast cu stu delivery)!
Qua se fossimo in uno Stato che tiene presente le esigenze dei propri cittadini, le nostre aziende dovrebbero essere ibernate fino a quando realmente sto macello non sarà passato .
Ibernate cosa vuol dire :
-Prestare soldi alle aziende con orizzonti temporali molto ampi per far fronte a tutte le spese preesistenti alla emergenza .
-Annullare , ANNULLARE, pagamenti di F24 e utenze varie
-Sostenere al100x100 per tutto il tempo necessario tutti i lavoratori impiegati.
-Fare una politica di sostegno per permettere ai proprietari di incassare ,da parte dello Stato, i fitti.
Tutto il resto NON SERVIRÀ ad una MAZZA.
Sarà solo una angosciante agonia.
Gli altri riprenderanno presto, noi presto riprenderemo a pigliare mazzate!
Siamo quelli più danneggiati da questa emergenza.
Prima di pensare a distanze, termometri,mascherine, igenizzanti , delivery dovremmo pensare a questo.
Altro che io voglio ripartire!!
Io voglio essere ibernato!»
E così Francesco Salvo motiva il suo no alla delivery come soluzione seppure transitoria per affrontare la fase 2 della crisi determinata nel settore della ristorazione dal coronavirus.