"Fu vera gloria?", la Lasagna in tubetto di Valerio Braschi.
Valerio Braschi, vincitore Masterchef 6, e la Lasagna in tubetto del suo ristorante 1978
Valerio Braschi, ex concorrente e vincitore della sesta edizione di Masterchef, dopo l'apertura di 1978, il suo ristorante a Roma, torna a sorprendere.
Era il 2017 quando Valerio Braschi si aggiudica il titolo di Masterchef italiano all'età di 19 anni, frequentava ancora il liceo scientifico ma concluso il programma è stato quasi naturale cambiare indirizzo di studi inscrivendosi all'istituto alberghiero. Ha fatto il commis in un albergo 3 stelle, un hotel molto grande di Roma, ha poi a girato per tantissimi eventi fino alla serata a Nuova Delhi in cui è stato l’ambasciatore della cucina italiana in India durante la Settimana della Cucina Italiana del mondo, cosa che lo ha riempito d'orgoglio visto che l'anno precedente il ruolo fu di Viviana Varese e quello seguente fu scelto Carlo Cracco.
Nel 2019 Valerio ha aperto il suo ristorante, il 1978, in via Zara a Roma, 20 coperti per una cucina che richiama tantissimo l'oriente e le esperienze di Valerio che dice: "I miei piatti sono il risultato dell’influenza dei miei viaggi e delle scoperte culinarie all’estero: nulla è lasciato al caso."
Qualche giorno fa, proprio tramite un post sulla sua pagina social, ha incuriosito tutti con la sua Lasagna in tubetto.
"Forse un po' estrema per i puristi, ma vi posso assicurare che, nonostante il cambio d’aspetto e di consistenza il gusto è rimasto intatto.
Questo è il bello del nostro lavoro, è la cosa che colpisce le persone che lavorano con me, il fatto di fare ogni giorno cose nuove, esperimenti, abbinamenti, cambiare ogni giorno."
Ora, sul gusto non mi azzardo e onestamente manco metto in dubbio e non è manco questione di esser puristi o di essere poco aperti al nuovo, anzi io l'assaggerei. L'unica preoccupazione che ho. piuttosto, è:
si può davvero chiamare lasagna senza la crosta croccante e senza la besciamella che compare solo quando la forchetta affonda?
Poi, però, penso a "the crunchy part of lasagna" di Massimo Bottura, che è stata considerata innovazione gastronomica in tutto il mondo. E allora perché non potrebbe esserlo una lasagna "spalmabile"?