Il pizzaiolo Michele Esposito, 41 anni, muore schiacciato dal forno
Michele Esposito, pizzaiolo di 41 anni originario di Caserta, morto in un tragico incidente sul lavoro a Parabiago (Milano) schiacciato dal forno che restrutturava
Michele Esposito, un pizzaiolo di 41 anni originario di Caserta, è morto sabato 4 dicembre 2021, in un tragico incidente sul lavoro occorso a Parabiago (Milano). L’uomo è rimasto schiacciato dal forno di una pizzeria a cui stava facendo dei lavori di manutenzione. A dare l'allarme è stato il titolare ma per l’uomo al momento dell’arrivo dei soccorsi non c’era già più nulla da fare.
L’incidente fatale è avvenuto verso le 14:40 nella pizzeria Emy, un locale che attualmente è in ristrutturazione per cambio gestione, in via IV Novembre a Parabiago (Mi). A trovare l'uomo, privo di sensi, è stato il proprietario della struttura, assente nel momento della tragedia perché impegnato in alcune commissioni e che al proprio ritorno si è trovato dinanzi la vista dell’uomo sotto al forno.
L' ACCADUTO
A nulla è servito il pronto intervento dei medici e paramedici del 118: le ferite riportate dall'operaio si sono rivelate troppo gravi e non è stato potuto fare altro che constatarne il decesso. Da quanto ricostruito finora, Esposito aveva da poco terminato di pranzare col titolare della pizzeria in cui avrebbe dovuto cominciare a lavorare tra pochi giorni; il forno sembra si sia staccato dai supporti mentre Esposito si stava occupando di controllare l’impianto elettrico per la cottura: ad un certo punto il forno è crollato travolgendolo, colpendolo soprattutto sulla testa.
"I due avevano intenzione di tornare insieme nel locale al civico 49", spiega Argon Hysai, segretario generale Cgil Edili, "per fare il punto sui lavori di rinnovamento del ristorante: lavori pressoché conclusi, con tanto di muri rimbiancati di fresco". Michele, tuttavia, ha voluto precedere il suo titolare, andando solo nel locale. "Non ti preoccupare, se arriva l’elettricista, gli apro io", sarebbero state le ultime parole del pizzaiolo.
A quel punto, Michele si è recato nella vecchia pizzeria Emy, e poco dopo anche il titolare ha deciso di raggiungerlo, ma una volta lì, ha trovato la porta chiusa. Ha telefonato al pizzaiolo ma non riusciva a sentire altro che il cellulare di Michele squillare. A un certo punto ha visto il forno che sembrava distrutto, che pareva un cumulo di macerie. Così ha telefonato ai carabinieri e all’ambulanza ma quando i soccorritori sono entrati nella pizzeria il medico non ha potuto fare altro che constatare la morte del pizzaiolo.
Sul luogo dell'incidente erano presenti anche i carabinieri e i vigili del fuoco di Legnano e la polizia locale di Parabiago, ora al lavoro per fare tutti gli accertamenti del caso. Sulla salma dell’uomo potrebbe essere disposto l’esame autoptico prima del rientro in Campania per i funerali.
LA SORELLA DEL PIZZAIOLO LANCIA UN APPELLO SUI SOCIAL:
"Mio fratello ha bisogno di giustizia…Io e mamma ne abbiamo bisogno"
Disperati i familiari che chiedono giustizia per la morte del 41enne. E mentre la Procura di Busto Arsizio ha aperto un fascicolo, la sorella ha lanciato un appello: “Mio fratello stava lavorando, è morto sul posto di lavoro. Ha bisogno di giustizia”.
È morto a 41 anni per aver cercato di riparare un forno. Lui, che faceva il pizzaiolo da anni, voleva capire perché mai quel forno a legna non funzionasse a dovere.
Tra le tante persone presenti ieri in via IV Novembre, anche il sindaco di Parabiago, Raffaele Cucchi, il quale ha manifestato il suo dispiacere per la tragedia: "Intendo seguire con attenzione l’inchiesta aperta dalla Procura della Repubblica di Busto Arsizio perché non è giusto morire di lavoro".
Il 2021 è stato un anno nero per quanto riguarda le morti sul lavoro. La provincia che ha registrato il numero più alto di decessi è quella di Brescia, con 33 vittime; segue quella di Milano.
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