Il secondo lockdown mette in ginocchio la ristorazione a Melbourne
La seconda ondata di contagi a Melbourne rischia di far fallire definitivamente i ristoranti
Il primo lockdown già aveva messo in ginocchio diverse attività, il ritorno di contagi e il conseguente secondo lockdown per la città australiana di Melbourne potrebbe essere il colpo di grazia per l'industria della ristorazione e il suo indotto.
Il premier Daniel Andrews ha notificato il ritorno alle restrizioni (almeno) fino al prossimo 29 luglio.
Perché il secondo lockdown potrebbe essere fatale per il settore dell'ospitalità?
Oltre agli ingenti danni economici subiti durante il primo lockdown, i ristoranti che stavano provando a rialzarsi dovranno affrontare una situazione ancor più difficile, essendo le aree rosse con restrizioni a macchia di leopardo, potrebbero indurre i clienti che amano sedersi al tavolo per godersi il loro pasto a scegliere per ristoranti fuori da queste aree, e quindi nemmeno il palliativo dell'asporto, che serviva a produrre quel minimo per restare a galla, potrebbe funzionare. Inoltre, la riapertura conseguente alla prima serrata, ha indotto i ristoratori a rifornirsi, per farsi trovare pronti al ritorno della clientela, che significa acquistare alimenti e far tornare i propri dipendenti a lavoro con i pochi soldi rimasti in cassa e in alcuni casi tramite l'aiuto di un prestito. Situazione che potrebbe dare il colpo finale ad attività con i conti già in rosso. Secondo le statistiche questo secondo lockdown coinvolgerà più di 300.000 persone. Un vero dramma sociale e sanitario per la città di Melbourne, un dramma che sembra tornare e non avere mai fine.