Il più grande concessionario di Pizza Hut nel mondo, dichiara bancarotta.
I debiti e l'emergenza coronavirus hanno velocizzato la dichiarazione di bancarotta per il franchise di Pizza Hut.
La crisi economica provocata dall’emergenza coronavirus miete un’altra vittima e questa volta si tratta del più grande concessionario del marchio di ristoranti Pizza Hut nel mondo. Il franchise del "tempio della pizza italiana" declinato al gusto yankee, nella giornata di oggi ha ufficialmente dichiarato bancarotta ritenendo ormai insostenibili i debiti pari a quasi un miliardo di dollari accumulati dalla società nel corso degli ultimi anni.
La crisi del coronavirus sarebbe stata dunque soltanto il colpo di grazia per un’azienda che già da tempo faticava a mantenersi in attivo, nonostante il grande colpo di mercato portato avanti due anni fa quando Pizza Hut diventò sponsor ufficiale della NFL, il massimo campionato di football americano.
Con la sottoscrizione di un parziale accordo con i creditori tuttavia, per il momento sembra essere scongiurata la chiusura degli oltre 1200 punti vendita (su circa 18.000 totali a marchio Pizza Hut) sparsi in tutto il mondo e detenuti dal concessionario, anche se per far sopravvivere il marchio nato nel 1958 a Wichita, nel Kansas, sarà necessario l’intervento di un nuovo gestore che andrà a sostituire l’attuale proprietario Yum!, del gruppo Npc International. Assieme a Pizza Hut sarà coinvolto nella procedura di bancarotta anche un altro storico marchio della ristorazione a stelle e strisce, le hamburgerie Wendy’s.