Chef's Table Pizza. La Pizza? Appartiene al mondo
Oggi inizia Chef's Table Pizza, la serie di Netflix dedicata al mondo della pizza.
E alla pizza nel mondo.
Vengono raccontate sei storie di sei pizzaioli, e delle loro famiglie, che si intrecciano: Chris Bianco (Phoenix, Arizona, USA), Gabriele Bonci (Roma, Italia, Europa), Ann Kim (Minneapolis, Minnesota, USA), Franco Pepe (Caiazzo, Italia, Europa), Yoshihiro Imai (Kyoto, Giappone, Asia) e Sarah Minnick (Portland, Oregon, USA).
Sin dalla prima puntata il senso è chiarissimo.
Oggi, al di là dei giudizi di merito gastronomico, il concetto di primato di un pizzaiolo si amplia.
Il primato va ben oltre il confine territoriale.
Questo perché ormai:
1. La “Pizza“ non è più identitaria napoletana e neppure italiana. Appartiene al mondo.
2. Dunque, il valore del primato di un pizzaiolo, ovunque sia, si basa sulla sua capacità di relazionarsi con il resto del mondo. E indicare una prospettiva credibile, riconosciuta, validata.
Nell'aria c'erano i segnali di questo passaggio epocale. Che traccia un solco, una chiara distinzione tra il prima e il dopo. Tra ieri e oggi.
E sono stati colti in tempo.
Proprio per questo, Franco Pepe e Gabriele Bonci (insieme a Simone Padoan ed Enzo Coccia) hanno ricevuto il riconoscimento della Pizza d’Oro per la Guida de L’Espresso 2022 presentata a Firenze il 10 maggio.
Ma già l’anno scorso Franco Pepe aveva ricevuto il The Best Pizza Awards 2021, e quest’anno sarà di nuovo a Madrid per l’edizione 2022.
Ecco, la sua, e di chi gioca lo stesso campionato, non è una corsa nel sacco.
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