Nasce Casa SoulBurgers, si allarga il microcosmo del panino di Ettore Vivo
Marigliano, la paninoteca su furgoni vintage di Ettore Vivo inaugura Casa SoulBurgers
Casa Soul Burgers
Corso Umberto I, n. 733 - Marigliano
Tel: 349 348 7620
Email: [email protected]
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Senza troppi giri di parole, Giovedì 1 Dicembre Ettore Vivo inaugurerà Casa Soul Burgers
la nuova area al chiuso e riscaldata del suo piccolo mondo - SoulBurgers - che tra furgoni e secret garden offre già un luogo sicuro a tutti gli amanti del panino.
“In principio fu Soulburgers, il nostro furgone blu; dopo qualche mese abbiamo avviato il nostro secret garden; poi è arrivato il furgone rosso dopo un paio di anni. Cosa è accaduto adesso? Nasce Casa Soulburgers!”
A parlare è Ettore Vivo ovvero l'ideatore, il dipendente, il volto, il piastrista, l'arredatore e.... ah anche il proprietario di tutto l'universo Soul Burgers, qualcosa che lo stesso Vivo (QUI) ha voluto definire "una storia d'amore più che di successo" ma che dati i risultati sembra invece aver intrapreso bene entrambe le strade!
"Ebbene sì, Soul Burgers ha una Casa ma è sempre Soul Burgers" ci tiene a specificare Ettore.
Ettore Vivo è maledettamente fiero di questo piccolo ma enorme passo e si legge a caratteri cubitali nei suoi occhi lucidi mentre si è fermato per un solo attimo a guardare quella sala (una sala, ca**o!) piena.
Sì, perché lo scorso 24 Novembre Ettore ha organizzato una piccola serata prova per scaldare i motori di Casa Soul Burgers che si prepara a rombare anche più dei due magnifici furgoni che hanno segnato il percorso di questo piccolo grande angolo di cultura del burger.
Hai annunciato una rivoluzione, cosa cambierà per Soul Burgers?
Non c'è alcuna intenzione di snaturare il progetto e la filosofia alla base di Soul Burgers, piuttosto l'esigenza di poter rendere più completa l'offerta, di potersi spingere finalmente a realizzare quelle che sono le piccole cose che si danno per scontato in un "normale locale".
E infatti Ettore scherza (e manco tanto) con: "arrivano i bicchieri di vetro" e "diciamo che finalmente potrò fare il mio lobster roll, cosa che fino ad oggi ho potuto solo azzardare come panino special per diversi mesi ma che adesso (con nuove aree stoccaggio e strumenti migliori) possiamo tenere fisso in menù, prendendosi la giusta dignità, lo spazio e le attenzioni."
"Il fatto è questo: se giri il mondo, in qualsiasi paese, e vai in un ristorante oppure un bistrot od anche una steakhouse è quasi ovvio che nel menù si trovino sempre un paio di panini. Perché? Semplice: il panino viene nobilitato ovunque tranne che in Italia; il panino viene valorizzato proprio nella sua interezza e al contempo nel dettaglio mentre invece da noi risulta messo in fondo, spesso addirittura nelle retrovie di una ristorazione che invece potrebbe ritrovare nel panino la completezza del morso."
Raccontaci cosa varierà nell'offerta!
"L’offerta food, finalmente aggiungerei, vedrà l’attuazione di ciò che sin dall’inizio era nelle mie intenzioni e desideri. Diciamo che si concretizzerà ancora di più il concetto che cerco di esprimere da 5 anni, portandolo quindi realmente a compimento. Hai presente quando parliamo di cucina nel panino? Ecco per me è sempre stato così. E cioè il panino come un microcosmo chiuso, una ricetta da mordere ed impugnare, in cui il pane è protagonista così come gli altri ingredienti.
Prima ciò non era del tutto attuabile, per via del piccolo laboratorio e di un’attrezzatura basica. Diciamo che posso finalmente fare una serie di cose che avrei voluto fare fin dall’inizio perché adesso posso avere strumentazioni che possono essere usuali nei ristoranti ma decisamente meno nelle paninoteche.
Seppur roner, forni e basse temperature sono cose con cui abbiamo già confidenza e che abbiamo sempre utilizzato ma in fase preparatoria: ora finalmente potremo portare queste tecniche e strumentazioni a compimento e contare sull’utilizzo anche nella fase di servizio, consentendoci quindi di fare più di un passo avanti nel concetto di panino."
A proposito di attrezzature, ho visto anche la drink machine...
"In realtà alla base c’è comunque l’onestà intellettuale di ammettere di non poter fare tutto e di non poterlo fare come piace a me.
La drink machine si sposa benissimo con questo concetto, perché miscela e dosa in maniera precisa tutte le ricette dei cocktails, limitando al massimo l’errore umano. E considerando la giovane età del mio team (giovedì avevano 84 anni in 4) era necessaria se non indispensabile. Ovviamente i drink saranno personalizzati. Ma soprattutto saranno “signature”, solo bottiglie di pregio."
Casa Soulburgers è davvero la tua casa, cosa rappresenta quel posto?
"L’ambiente di “casa Soul Burgers" ha per me un valore estremamente importante. Quelle che possono sembrare scelte discutibili dell’architetto sono frutto in realtà di una mia specifica richiesta, e cioè quella di conservare il più possibile arredi e richiami a ciò che è quell’area per me e la mia vita: il pavimento è lo stesso su cui un Ettore di 3 anni giocava, su cui correva da bambino; sul banco di granito, la mia mamma mi ha insegnato le prime ricette e mio padre faceva il croccante; davanti a quel camino ho studiato tutti gli esami dell’università.
La scelta di riscaldare i motori proprio lo scorso giovedì è avvenuta per la data speciale: 25 anni dalla scomparsa di mia mamma! Da quel giorno per una serie di storture del destino ho perso l’utilizzo di quella parte di casa che de facto era invece per me la più importante. Solo in estate è tornata in mio pieno possesso e dal giorno dopo sono praticamente iniziati i lavori.
Nota finale: tutti gli oggetti presenti, sono miei. Storici e collezionati negli anni e nel tempo. Alcuni li ho comprati di recente, ma sono sempre parte di una collezione personale, piuttosto importante."
Ecco che torna la storia d'amore ben prima che di successo...
"Vedi... In senso del tutto sentimentale, Casa Soulburgers è la chiusura di un lungo cerchio. Una vittoria umana e personale, scaturita da una battaglia sanguinosa e senza esclusione di colpi che ha fatto più di una vittima tra i miei neuroni ma è anche vero che senza quella battaglia Soul Burgers non sarebbe esistito, e vedere ora la bandiera sventolare sul teatro di guerra, mi fa fare pace anche con la guerra stessa, lasciandomi uno strano senso di serenità."
Soul Burgers: fatti una domanda e datti una risposta!
"La domanda sarà sempre: Soul Burgers è il fine o il mezzo? È l’obiettivo o lo strumento?
Non lo so infondo. Ed in fondo non mi interessa neanche. Quello che so è che Soul Burgers continuerà ad essere un’anomalia, costruita attorno ad una zona di comfort, in cui il business in pratica non esiste, se non nei freddi numeri, che possono dare ragione solo a chi li reputa fondamentali ma di certo non a me."
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