[EN\IT] Russian chefs forced to remove any reference to war and support for other states. Penalty: closure and imprisonment
Russian chefs forced to remove any reference to war and support for other states.
[En] Russian chefs forced to remove any reference to war and support for other states. Penalty: closure and imprisonment
If today you do not see activity in the accounts of Russian chefs, bartenders and other representatives of the industry, please be more tolerant and do not blame them - they, like any citizens of the Russian Federation, are now especially vulnerable.
To date, it is known for certain that law enforcement agencies have already come to several restaurants in the country and convincingly asked them to "remove all references to the war and support to other states." Threatened with closure, financial police checks - which also always leads to closure, people honestly don’t know how to behave.
Moreover, in Russia there is a law according to which the expression of a different opinion, inconsistent with the opinion of the authorities, can be regarded as treason to the Motherland. For a post, repost, story in social networks, they can be imprisoned. There are thousands of such cases across the country. The war in Ukraine is called a "conflict" in the Russian state media. For the word war you may also present a violation.
Today it was also announced that all Russians who will, quote: "provide assistance to any foreign states directed against the security and interests of Russia" can be convicted for any help and assistance to the “enemy”. All this will be regarded as state treason. People risk to face criminal liability of up to 20 years in prison. Article 275 of the Criminal Code of the Russian Federation.
About strikes and manifestations. The sad truth is that going to them means risking not so much your reputation as your life. Watch the video of how peaceful protesters are pushed into paddy wagons and taken away in an unknown direction. the further fate of these people is often unknown. The minimum that awaits them is a penal sentence, beatings. Maximum - a prison, if the authorities find any other "violations".
Russia is not free. But even in such a situation, we are trying to do everything so that this hell called war is over.
Russian journalist who prefers to remain anonymous for security reasons
[IT] Gli chef russi costretti a rimuovere ogni riferimento alla guerra e sostegno ad altri stati. Pena: chiusura e carcere.
Se oggi non vedete attività nei account di chef russi, bartender e altri rappresentanti del settore, siate più tolleranti e non biasimateli: loro, come tutti i cittadini della Federazione Russa, ora sono particolarmente vulnerabili.
Ad oggi, è noto con certezza che le forze dell'ordine sono già venute in diversi ristoranti del Paese e hanno chiesto loro in modo convincente di "rimuovere ogni riferimento alla guerra e sostenimento dei altri Stati". Minacciati di chiusura, di subire controlli dalla guardia di finanza - che portano anche sempre al blocco delle attività, questo oggi rischiano coloro che dimostrano supporto ai cittadini Ucraini.
Inoltre, in Russia esiste una legge secondo la quale l'espressione di un'opinione diversa, in contrasto con le autorità, può essere considerata un tradimento della Patria. Per un post, un repost, una storia nei social network, possono essere imprigionati. Ci sono migliaia di casi simili in tutto il paese. La guerra in Ucraina è definita "conflitto" dai media statali russi. Per loro, anche la parola guerra può presentare una violazione.
Oggi è stato anche annunciato che tutti i russi che, citando: "forniranno assistenza a qualsiasi stato straniero diretto contro la sicurezza e gli interessi della Russia" possono essere condannati per aver fornito aiuto e assistenza. Tutto questo sarà considerato tradimento di Stato. Le persone rischiano una responsabilità penale fino a 20 anni di carcere. Articolo 275 del codice penale della Federazione Russa.
A proposito di manifestazioni. La triste verità è che andare a una manifestazione significa rischiare non tanto la propria reputazione quanto la vita. Se non ne siete certi vi basterà guardare i video pubblicati dai civili russi sui vari social network e vi renderete conto di come i manifestanti pacifici vengono spinti in carri e portati verso una direzione sconosciuta. Da quel momento in poi, molto spesso, il destino di queste persone è sconosciuto. Il minimo che li attende a destino è una denuncia e delle percosse. Massimo - una prigione, se le autorità trovano altre "violazioni".
La Russia non è libera. Ma anche in una situazione del genere, stiamo cercando di fare di tutto affinché questo inferno chiamato guerra possa finire.
Fonte: Giornalista che per questioni di sicurezza preferisce rimanere anonimo.
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