Factory Reload, la Factory gang dice addio ai social!
Factory abbandona i social e cresce in creatività, lo racconta Alex Petrillo
Sembra un paradosso, un’esagerazione, ma non lo è affatto. Scopriamo il perchè con Alex Petrillo che ci spiega nel dettaglio la Factory Reload.
Cos'è Factory?
Factory, “gang” leader nel campo della comunicazione food in Italia e oltreoceano (con ben tre sedi), con una grande inclinazione verso i social e che decide in controtendenza di abbandonare questi ultimi e di investire il proprio futuro nell’attuale skill che gli fa fare la differenza: il contenuto creativo. Grande qualità del gruppo è stata sempre la consapevolezza dei propri mezzi e degli obiettivi inclini alle proprie peculiarità.
Come mai la scelta di "abbandonare" i social?
La Factory Revolution inizia con nuova sede di 720mq, che rappresenta una metropolitana americana in terra italiana, il primo passo del mutamento che ad oggi porta l’azienda ad una sterzata netta verso il content marketing puro, allontanandosi dalla gestione social dei progetti: un aspetto che, secondo i nuovi trend ed algoritmi, consta di una cura ormai differente, che deve fare i conti con la nuova realtà della pandemia.La gestione non verrà meno, ma sarà data in consulenza, dove la gang sarà di completo supporto ad ogni necessità.Questa evoluzione interna non muta la fame di far emergere le migliori attività del settore food e non solo presenti nel portfolio dell’agenzia casertana.
Dunque meno contenuti per una qualità ancora superiore?
Esatto! Le campagne – online e offline – saranno monitorate in maniera più fedele e metricamente coerenti sia all’obiettivo di conversione che delle semplici vanity metrics.
I punti di forza dell’agenzia rimangono quelli già ben conosciuti tra gli addetti ai lavori: contenuti creativi concettualmente curati e dal visual accattivante, affiancati da eventi e reportage in tutto il mondo (da ricordare le collaborazioni con Food Network, Forbes e The Best Chef Awards).
Oltre a questo, la Gang è in espansione e si sta organizzando con incontri, webinar e workshop dove varie guest del mondo della comunicazione contribuiranno ad implementare ancora di più il talento e i talenti di Factory. Queste prime indiscrezioni segnano un chiaro messaggio nel settore: Factory alza l’asticella della qualità, a tutto vantaggio dei suoi clienti.
Alex Petrillo
Chi si occuperà della consulenza?
La consulenza sarà l'approccio principale dell'agenzia casertana, con la quasi totalità dei suoi clienti che passerà gradualmente dalla gestione classica alla collaborazione per campagne o per singoli contenuti (o ancora per pacchetti di essi).
Uno sforzo riorganizzativo in cui l'intero organico dell'agenzia è coinvolto, assieme ai nuovi collaboratori che vorranno unirsi a questa Factory "Reload", sempre coerente nel suo reinventarsi, sempre "Fucking different", nuovo payoff aziendale che sostituisce il fratello maggiore “diamo nuova luce alle idee”.
Altresì factory diventa art Director di una neonata che ha in casa: Cianopanda, agenzia che fa parte di me con know how factory (ha dipendenti diversi) ma che fa da serbatoio per la gestione social di clienti di una fascia media.
Cianopanda, perché questo nome e questo progetto? Come una Fiat panda: utilitaria, entry level, senza troppi fronzoli e non economicamente invasiva, ma che ti porta ovunque. “Ciano” in quanto è uno dei colori “Cmyk” insieme a Magenta giallo e nero della quadricromia di stampa, e poi perché riteniamo sia buffa e ispira simpatia una panda celestina.
Nel concreto cosa cambia?
Il cambiamento dell'agenzia si preannuncia strutturale, quasi ontologico: le energie si concentreranno su singole campagne anziché sulla gestione "a tempo indeterminato" di un social.
Le protagoniste saranno principalmente le idee e tutto ciò che ruota attorno alla loro realizzazione: shooting foto e video, grafica 3D, realizzazione di contenuti non convenzionali off line, guerrilla marketing, ideazione e creazione di contenuti di video storytelling. Gli aspetti operativi, invece, quali customer care, programmazione e pubblicazione dei contenuti, saranno a cura del singolo cliente.
Con questo assetto, Factory punta tutto sulla creatività pura, brillante, virale, aspetto che talvolta può essere frenato - quando non soffocato - dalla gestione ordinaria dei progetti.
Siete presenti non solo in Italia, ma la sede casertana resta un po' la casa madre. In che modo questo Reload interesserà il quartier generale?
Abbiamo tre sedi dell’attività, infatti Factory ha sede operativa anche a Milano (in via Malipiero, 14) ed in Spagna a Palma De Mallorca, ma con le mani sulla penisola ( ) ma punta sul quartier generale campano per far partire tutto il proprio know how, seppur con la prospettiva di aprire nuovi piccoli poli in giro per il mondo da qua a tre anni (non ultimi Stati Uniti e Giappone, dati i forti legami con progetti in essere in questi grandi centri).
Lo scopo è principalmente quello di dare un’opportunità e creare, anche grazie all’academy, una cantera di talenti che possono essere domani anche esportati oltreoceano.
Ma non è finita qua: la nuova struttura permetterà alle risorse interne un aggiornamento ancora più avanzato e darà spazio all'offerta di vari incontri, workshop, webinar di formazione sul mondo della comunicazione pubblicitaria. Una possibilità che sarà data ai professionisti del settore così come ai neofiti e ai semplici curiosi.
È la provincia che cresce fino ad invertire la tendenza che vede i giovani spostarsi verso grandi centri o fuori Regione: investire - e soprattutto credere - nel proprio territorio.
Insomma, sì, Factory abbandona i social ma investe nella formazione e nel content, dando un valore maggiore a ciò che realizza nell’ottica di crescita aziendale.
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