Matres et Coqui: il calendario Fashion&Food 2023 di Salvio Parisi. Capua, al Museo Campano tra arte, chef e alta sartoria
Calendario 2023 Fashion&Food di Salvio Parisi al Museo Campano di Capua
Giunge al capitolo 10 il progetto Fashion&Food di Salvio Parisi, art director e fotografo di pubblicità ed editoria, giornalista per eventi e cultura del territorio tra Napoli e la Campania.
Le mode meno convenzionali, la bellezza nostrana e il volto inedito di noti cuochi stellati in equilibrio tra profilo professionale e arte, cultura e territorio, sartorialità ed enogastronomia di rango.
“Degustatori speciali” adottati e ospitati di volta in volta dal mondo del teatro o dello spettacolo, da quello della cultura e dell’arte, da quello del design e della moda o dal sociale e la solidarietà.
Per scelta, ricerca, opportunità e panorama di talenti ed eccellenze tutto è essenzialmente Made in Campania.
L’edizione 2023 rivolge uno sguardo accorato al senso della rinascita, al desiderio originario di unione e a un eterno concetto di familiarità e fecondità.
Coinvolge il mondo dell’archeologia e dell’antica arte italica o campana con particolare focus sulla Mater Matuta del Museo Campano di Capua, dove tra le magnifiche statue di tufo delle donne coi bimbi in grembo si respirano autentici auspici di spiritualità e realismo, culto ancestrale e ritualità, famiglia ed “ex voto”, nutrimento e fertilità: in una parola ri-nascita.
Raccoglie le testimonianze contemporanee di questo luogo tra mistico e ieratico, ospitando tra i ritratti dei “degustatori speciali” sei rappresentanze istituzionali e artistiche di questo prestigioso polo museale, unico al mondo, così come del territorio casertano.
Per tutto questo s’intitola «Matres et Coqui».
Tre punti peculiari di questa edizione:
- le commistioni visive all’esposizione «Ave Mater» di Lello Esposito, le cui opere tra vesuvi e sirene campeggiano in buona parte dei ritratti nel lunario;
- il gemellaggio con l’Ateneo casertano Luigi Vanvitelli (Dip. Scienze Politiche), avanguardia italiana per l’offerta formativa dei giovani studenti nel Sud;
- la partnership speciale con Casolaro, azienda campana leader nel settore dell’hotellerie italiana e internazionale.
Ecco per i sei bimestri i cuochi e gli “assaggiatori”, le mise e le pietanze.
Nel primo Rosanna Marziale, chef de Le Colonne di Caserta, in Eles Couture “oriente”, sceglie sfoglie di pasta, ortaggi e mozzarella di bufala campana per il Professor Francesco Eriberto D’Ippolito, direttore del dipartimento di Scienze Politiche alla Vanvitelli di Caserta, con un abito della sartoria napoletana Gabo.
In Primavera a Marzo - Aprile Fabio Biondi, chef del Sunrise di Caserta, in look KNT di Kiton, prepara del baccalà in crosta di panko su vellutata di patate e salicornia in tempura per Monica Sarnelli, voce italiana figlia di Partenope, vestita in oro matt da Ombelico di Maria Riccio.
A Maggio - Giugno sono di Michele De Leo, chef alla Tenuta San Domenico di Capua, in outfit AD Uomo, gli spaghetti con scampi arrosto, lardo di Mangalica, limone salato e polvere di peperone crusco per il Maestro Lello Esposito, autore delle opere accanto alle Matres nelle immagini di questo Calendario.
D’Estate per Luglio - Agosto Giuseppe Molaro, chef di Contaminazioni a Somma Vesuviana, in un abito destrutturato di Attolini, ha optato per le sue pappardelle al ragù di coccio, salsa al prezzemolo e croccante alle acciughe per il Dottor Raffaello Magi, giudice di Cassazione.
Con l’autunno a Settembre - Ottobre Sasà Martucci, pizza chef de I Masanielli a Caserta, in doppiopetto gessato di Rubinacci, sceglie la sua Ammiraglia (reinterpretazione di marinara) per Giuseppe Picone, etoile e coreografo internazionale, ritratto in un opulento abito da scena di Giuseppe Tramontano.
E infine per Novembre - Dicembre a Natale è di Giuseppe Daddio e Aniello De Caprio, chef e pastry chef dell’Accademia Dolce & Salato a Maddaloni, entrambi in look Isaia, il panettone per la Dottoressa Donatella Cagnazzo, imprenditrice culturale, che indossa un abito in velluto carminio di Alexandre Vauthier da Mario D’Anna.
Museo Campano & Università Luigi Vanvitelli
Il Museo Provinciale Campano di Capua è il più significativo della civiltà italica della Campania, come sottolinea l’archeologo Amedeo Maiuri: fondato nel 1870 e inaugurato nel 1874, è ospitato nell’antico Palazzo Antignano, diretto da Giovanni Solino ed è proprietà dell’Amministrazione Provinciale di Caserta.
Conserva inestimabili tesori archeologici, storici e artistici, specchio di una metropoli che ha visto diverse popolazioni: Osci, Etruschi, Sanniti, Romani, Longobardi, Normanni, Svevi, Angioini, Aragonesi, Spagnoli…
È diviso in due comparti: Archeologico e Medievale con annessa un'importante Biblioteca.
La più singolare e preziosa collezione che ospita è quella delle "Madri", tra le più rare che Musei italiani e stranieri possano vantare.
Nel 1845, durante uno scavo eseguito per lavori agricoli dal Signor Patturelli, in località Petrara, vennero alla luce i resti di una grande ara votiva con fregi architettonici e statue in tufo, che riproducevano donne sedute con bambini in grembo, provando l'esistenza in quel luogo di un tempio. La dea venerata probabilmente era la "Mater Matuta", antica divinità italica dell'aurora e della nascita e le matres rappresentavano "ex voto": un'offerta propiziatoria per la concessione del sommo bene della fecondità.
Fondato nel 2005, il Dipartimento di Scienze Politiche dell’Università degli Studi della Campania Luigi Vanvitelli persegue l’obiettivo di formare gli studenti attraverso metodologie interdisciplinari, fornendo gli strumenti culturali per governare le dinamiche della società globale, finalizzati a orientare i nuovi attori delle politiche per il territorio nel settore pubblico e privato ed educare a una visione ampia di rapporti internazionali e processi d’integrazione regionale nel contesto euro-mediterraneo.
Discipline delle scienze politiche, delle scienze dell’amministrazione e delle relazioni internazionali, ma negli ultimi anni anche le politiche per la progettazione e gestione dei sistemi turistici con l’obiettivo di formare professionisti nel settore della pianificazione sostenibile e della gestione territoriale del turismo con capacità di valutazione dei mutamenti del fenomeno turistico e delle risorse territoriali.
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