Una sera d'Estate tra le vigne di Greco di Tufo a Petilia
Festa tra le vigne con i vini di Teresa e Roberto Bruno e i piatti di Giovanni Mariconda
Teresa e Roberto Bruno con il loro spirito libero e il forte attaccamento alla propria terra, sono diventati importanti portavoce del Greco di Tufo.
Ad Altavilla Irpina c’è la loro azienda Petilia, piccola nuova terra in lingua greca- sembra che Virgilio l’avesse così citata. In un contesto naturale piuttosto selvaggio e affascinante troviamo la loro cantina a ridosso della vigna alla quale sono particolarmente affezionati, Campo Fiorito, dove il suolo chiaro e ciottoloso biancheggia radioso al sole. Spicca maestoso il massiccio del Partenio a protezione di Petilia, ostacolando la furia dei venti. Amano molto il rapporto con gli altri, Teresa e suo fratello Roberto, così lunedì 19 hanno dato una festa tra le vigne, dove il senso di convivialità e accoglienza era ben percepito, rafforzato da una piacevolissima atmosfera agreste. Tanti i vignaioli amici invitati, allietati dall’impeccabile cucina irpina di Giovanni Mariconda e dai bagliori fumanti della brace per le carni che ha saputo creare un piacevolissimo clima di intimità agreste sotto le stelle.
Giovanni Mariconda
Teresa Bruno di Petilia
In degustazione il Greco di Tufo 2019, con tutta la sua energia e audacia, intrigante già al naso che insegue sentori sassosi, di fiori bianchi, ancora un po’ verdi, spinto all’assaggio quasi ruvido e tratteggiato da un ritmo dinamico in continua ascesa. Poi il Fiano di Avellino 2019, preciso, avvolgente e profondo nei profumi appena fumé, agrumati, su un leitmotif di erbe aromatiche, vibra di energia il sorso sulla spinta della freschezza. Taurasi 2013 in accompagnamento alle carni alla brace, classico nello stile, reso volutamente snello e succoso per favorirne la bevibilità. La solarità di Teresa ha saputo portare un senso di leggerezza contagioso, supportato dalla piena complicità con Bruno e con quel Greco di Tufo straordinariamente buono.