Vodka, tutto ciò che c'è da sapere sul distillato amato dai bartender

Foodclub.Itgio 16 gen 2020
Fonte: Cookist.it

La vodka è nata nelle lande della Russia o della Polonia (non si conosce ancora l'origine certa) come un distillato da battaglia utile per scaldarsi velocemente durante le gelate. Un leggenda russa racconta che i cavalieri cosacchi durante un attacco si ritrovarono di fronte ad un lago che poteva aiutare il nemico a dileguarsi, a questo punto un prete, in aiuto al reggimento, benedisse l’acqua del lago, trasformandola in vodka. I cavalieri poterono berla e passare dall’altro lato per agguantare i nemici. Da quil’aura di purezza della vodka, oltre che dal suo aspetto limpido e cristallino.

Secondo quanto riportato da Cookist.it: "La vodka è un distillato atipico. Lo è perché a differenza degli altri distillati, in cui c’è la ricerca del sapore mediante i vari passaggi degli elementi, nella vodka c’è la spasmodica ricerca della purezza. “Il processo di distillazione è uguale per tutte le vodka, che siano classiche, aromatiche, colorate. Ciò che fa sicuramente la differenza é quante volte viene distillata: più si distilla più il liquido diventa puro, sia visivamente che a livello gustativo. Ad esempio in Svezia Purity Vodka viene distillata ben 46 volte. ------ La Purity è ottenuta con l’aggiunta di acqua purissima filtrata direttamente da un ghiacciaio. La purezza si ottiene mediante la distillazione di materie prime ricche di amido e zuccheri: segale, orzo, grano o patate. Il primo passo per ottenere la vodka è macinare i cereali o le patate con dell’acqua e far fermentare il composto con dei lieviti selezionati finché il prodotto non arriva a otto gradi alcolici. Per ottenere il livello desiderato ci vogliono alcuni giorni e poi si parte con la prima distillazione: il composto fermentato viene riscaldato fino a farlo evaporare; il vapore viene raccolto all’interno di un refrigeratore nel quale si condensa. Ottenuto nuovamente lo stato liquido, si parte con la seconda distillazione che serve ad eliminare le code e le teste che verranno distillate in un secondo momento. Code e teste sono la parte iniziale e finale dell’alcolico, le parti meno pregiate. Eliminandole si ottiene il cuore che andrà a costituire il vero distillato. Una volta fatte le due distillazioni ed ottenuto il cuore, sta al mastro distillatore scegliere quante altre volte distillare la propria vodka. Più viene distillata, maggiore è la perdita di sostanze diverse dall’alcol ottenendo un gusto quanto più neutrale possibile. Ovviamente questo processo più volte è ripetuto, più risulta dispendioso ed è per questo motivo che, salvo i casi limite come quello raccontato da Ricciardiello, il metodo più diffuso è quello della doppia distillazione per eliminare odori sgraditi e purificare la bevanda, usando i carboni attivi. L’alambicco più utilizzato è invece quello a colonne, munito di almeno 46 piatti: mentre per le vodka più leggere e neutre si ricorre ad alambicchi a 5 colonne. Una volta terminato il processo di distillazione, è possibile utilizzare dell’acqua per ottenere la gradazione finale desiderata. L’acqua può essere a sua volta distillata: ma è accettabile anche solo piovana o di sorgente".

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