Polichetti e il "crunch" della memoria: le proposte del menù invernale

Andrea Bignardisab 11 nov 2023

La Pizza di Polichetti

Via Calvanese, 92, 84086 Casali-San Potito (SA)
Tel: 081 323 1035
Aperto tutte le sere a cena. Chiuso il Lunedì.
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Ha seguito l'onda crescente del mondo pizza cercando di piazzarsi sulla sua cresta Antonio Polichetti, che getta le basi del suo menù autunno-invernale nelle sue "memories".

A recitare il ruolo da protagonisti non ci sono soltanto i piatti della tradizione di una terra, quella di Roccapiemonte, che fa da cerniera tra la Valle dell'Irno e l'Agro, ma anche - e soprattutto - quelli delle consuetudini casalinghe della domenica di un tempo ormai andato che ritorna, però, con molto ardore e un pizzico di creatività, a dare nuova linfa alla sua passione per i lievitati e per gli impasti.

Perché Polichetti è l'espressione di quella nuova generazione che - tra mondo pizza e food in generale - in una terra estremamente complessa dove emergere come l'Agro (le cui migliori energie, non a caso, si esprimono quasi tutte oltre i confini del territorio), si è fatto strada con sobrietà e senza troppi eccessi.

Nella nuova sezione del menu denominata “Polichetti’s memories” - presentata in occasione di una serata organizzata dalla giornalista Laura Gambacorta - Antonio ha dato una propria versione di genovese, ragù e pizza di scarole.

Tre impasti per tre tipologie di topping radicalmente differenti tra loro:

ad aprire il sipario c'è stata, però, la polpettina di mallone, vero signature dish dell'alta valle dell'Irno: un piatto povero ma completo ed appagante, fatto di broccoli e patate, con il pane al finocchietto a dare un tocco aromatico più arcaico, intenso e dirompente.

Gustarlo scaturisce una riflessione: l'Agro Nocerino è il trait-d'-union delle varie anime gastronomiche della regione: qui si incontrano l'opulenza della tradizione partenopea, quella borbonica, con la semplicità della tradizione contadina. Un motivo in più, quest'ultimo, per provare a racchiudere alcuni piatti forti della nostra tradizione regionale in un'unica carta.

D'obbligo, in apertura, un passaggio, dalla sezione del menu Le Classiche, con la Margherita lavorata: pomodoro San Marzano, mozzarella di bufala, parmigiano reggiano 30 mesi, basilico fresco e olio extravergine Dop a esprimere il modus operandi di Polichetti sull'attrice protagonista, spesso snobbata, del mondo pizza.

Spazio, poi, alle proposte del menù "Polichetti's memories", vero focus della serata.

La pizza di scarole diviene focaccia croccante farcita, termine espresso in carta anche nella variante onomatopeica e gour-trendy "doppio crunch" . Cambia l'ordine degli addendi ma non il risultato: provola, scarola riccia marinata, maionese alle olive nere, scarola ripassata, pesto di pinoli e uva passa, si sono incontrate a valorizzare un piatto iconico che segna il pranzo frugale nella Campania Felix, dal casertano al nocerino.

Dalle scarole si passa, in continuità, ad un altro ortaggio del territorio: i broccoli ripassati, spuma di ceci bianchi di Cicerale, scamorza affumicata, germogli di broccoli e tartufo fresco, invece, sono, infatti, il topping per una pizza in pala.

C'è aria di genovese, invece, in un "ruoto" reso meno spigoloso e decisamente più leggero, con provola, crema di genovese, croccante al pecorino, cipolla caramellata di Montoro e polvere di cacao.

Novità anche nella proposta dolce in cui accanto ai lievitati (graffette e panettoni) di Antonio hanno fatto il loro ingresso i dolci realizzati dalla sorella Maria Luisa: un buon esempio la crostata ai mirtilli.

Gran chiusura con un panettone fresco di produzione: la dolcezza della mela annurca spezzata dal tocco aromatico contrapposto del bergamotto, a sua volta smorzato ed ingentilito dalla semicanditura, ed ulteriormente addolcito dal cioccolato bianco.

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