Il circolo vizioso. In quali grandi piatti lo troviamo?
Davide Ricciardiello presenta la rubrica "il Circolo Vizioso". Il primo piatto raccontato è il gelato d'anguilla di Ernesto Iaccarino chef del Don Alfonso 1890 in Sant'Agata dei due Golfi
Il circolo vizioso, secondo l'enciclopedia Treccani, è la "definizione in cui un oggetto è definito per mezzo di un altro che è a sua volta definito per mezzo del primo". In senso più generico, si usa comunemente col significato di " modo di procedere in cui il punto d’arrivo rappresenta un ritorno al punto di partenza". Entrando nel vivo della discussione, ho modo di ritenere che alcuni piatti siano memorabili esattamente per il circolo vizioso che riescono a ricreare nel palato e nella mente del fruitore. Prendiamo ad esempio il gelato d'anguilla con caviale e pasta alla rosa canina, dello chef Ernesto Iaccarino (Don Alfonso 1890).
In questo caso la sapidità dell'anguilla riempie il palato di sensazioni forti, sapide, lussuriose. La pasta alla rosa canina, volutamente non salata, pulisce invece il palato con delicatezza e note floreali, chiedendo alla mente altro gelato. In tal modo si innesca proprio quel circolo vizioso di cui sopra, per il quale non si vorrebbe mai lasciare un piatto, giacché non ne esiste una vera fine, o meglio, è esso stesso la sua conclusione e rinascita; come un "ouroboros" d'arcaica memoria.