Il Vino del Sabato: Kerner Valle Isarco 2018 Pacherhof
Degustazione del Kerner Valle Isarco 2018 Pacherhof di Marina Alaimo
Il Kerner della Valle Isarco vive un momento felice essendo in ripida ascesa l’interesse verso questo vino bianco di montagna. Proprio nell’antico maso Pacherhof si sono impiantati i primi filari di kerner del quale il vigniaiolo Josef Huber era un grande appassionato. La storia di questa cantina affonda le sue radici molto indietro nel tempo, è addirittura antecedente a quella dell’Abazia di Novacella, la cui costruzione è documentata nel 1142. L’intreccio tra storia, paesaggio e vitivinicoltura di altissima qualità è una opportunità che l’Italia offre spesso, rendendo esclusiva e profondamente emozionante una esperienza di questo tipo.
Al maso Pacherhof tale occasione non se la sono fatta sfuggire, sono infatti organizzatissimi per l’accoglienza essendo dotato di hotel, ristorante, area wellness e piscina con vista mozzafiato sui filari e sulla Valle Isarco. I vini bianchi altoadesini sono molto richiesti attualmente, anche se prima degli anni ’60 questa terra era decisamente rossista. E proprio i Pacherhof hanno spinto decisamente in tale direzione, affermando con competenza la produzione di vitigni di provenienza austriaca, quali riesling, sylvaner, gruner veltliner, sicuri del fatto che l’altitudine spinta a nord di Bolzano fosse ideale. Oggi è Andreas Huber ad occuparsi della cantina, enologo e discendente del bisnonno Josef, il vignaiolo visionario recatosi ripetutamente nelle terre di origine dei vitigni già citati per acquisire la giusta conoscenza.
Degustazione
Il Kerner 2018 sa conquistare per la capacità di mettere insieme eleganza e forza - come sappiamo in origine questo vitigno è figlio dell’incrocio tra la schiava, varietà a bacca rossa storica dell’Alto Adige, e il riesling. Nei profumi mostra il suo lato elegante, ricorda i mirtilli, la roccia bagnata e piccole erbette aromatiche. Mentre il sorso mostra un temperamento deciso, vibra di energia, riporta i sentori di erbette aromatiche e scorre veloce sulla spinta dell’acidità che a fine corsa cede il passo ai toni salini.
Ho sempre il vino e la musica in testa, forse per questo sono un po' stonata. Mi sono immaginata e disegnata così