Mosaico per Procida: il vino fa sangue. Gaetano Cataldo ed il suo dono a San Gennaro.
Napoli, Cappella di San Gennaro al Duomo: Gaetano Cataldo dona Mosaico per Procida a San Gennaro
Oggi, sabato 22 aprile, resterà un giorno simbolo non solo nei ricordi del percorso di Mosaico per Procida e del suo prode e fidato cavaliere Gaetano Cataldo ma anche per Napoli e San Gennaro.
Questa mattina, infatti, presso il Duomo di Napoli è stata officiata una messa solenne alle ore 11 nella Cappella di San Gennaro da parte dell’abate e monsignore Vincenzo De Gregorio che ha benedetto la bottiglia celebrativa del vino Mosaico per Procida oltre che tutti i presenti.
Gaetano Cataldo ha potuto consegnare a San Gennaro la doppia magnum di Mosaico per Procida,
prodotta in soli tre esemplari (di cui uno esposto presso il municipio dell’Isola di Arturo) proprio durante la celebrazione.
Probabilmente la policy interna della Deputazione non prevedeva certi doni debbano portarsi al Santo Patrono di Napoli, ma certamente non avrà neppure considerato che Gaetano Cataldo non si è mai fermato davanti ad alcun ostacolo, forte della convinzione che San Gennaro appartenga a tutti e che di sicuro avrebbe gradito come adempimento ad una "parola data" per Procida e non soltanto...
Mosaico per Procida, una promessa fatta apertamente
"Un vero e proprio impegno per onorare l'isola di Procida della sua nomina ma al contempo per tenere fede ad una intimissima promessa di gratitudine fatta per aver avuto salva la vita."
Sì perché Cataldo racconta di essere stato miracolato nel lontano ’96 dal Santo Patrono della citta partenopea.
Raggiunto telefonicamente, Gaetano Cataldo ci ha raccontato:
"Credo di non essere ancora rientrato in me stesso, le emozioni sono state fortissime. Quella a cui ho assistito e preso parte è stata una messa bellissima in cui ho potuto onorare le mie promesse, inoltre ho potuto concretizzare un ex voto. Torno a casa con un carico di benedizioni che spero possano spandersi su tutti ma più di tutto rientro verso casa con il desiderio e la (forse un po' di più ) fiducia nel fatto che Mosaico per Procida possa esser stato d'esempio."
E che ci voleva ad aderire ad accettare un dono fatto con tanto amore e abnegazione?
Il Santo apparterrebbe al Popolo - e non a giorni alterni - e questo il monsignore Vincenzo De Gregorio lo sa bene; tanto che per l'occasione ha rimosso i parametri dal busto di San Gennaro, permettendo dunque a tutti di vederlo in tutto il suo splendore e come di rado capita.
Mosaico per Procida è diventato Cultura, Vino dell’Umanesimo e Dono della Trascendenza
Alla fine e con la fede di Dio innanzi, Gaetano Cataldo diventa il sommelier che per primo ha impiegato il vino quale dono della trascendenza appunto, effettuato cioè da una dimensione determinata a quella della spiritualità.
Evidentemente il Papa, cui Gaetano ha avuto l’onore di portare la bottiglia personalmente il 28 settembre 2022, non era per niente l’unica sorpresa a coronamento di un progetto figlio dell’autoaffermazione e della capacità di sognare.
Ancora fortemente commosso, Gaetano ha aggiunto:
"Si conclude così il percorso di un vino che ha insegnato a tutta la Campania della gastronomia una maniera inedita, o quantomeno rara, di amare il proprio territorio senza anteporre personalismi o qualsivoglia interesse di sorta."
E Gaetano, senza chiedere il permesso a nessuno, in maniera ribelle e francescana, eversivamente e senza una lira, ha fatto quello che in molti e con tantissimi mezzi a disposizione non hanno mai realizzato in vita loro.
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