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Versante Nord Rosso - La Sicilia di Eduardo Torres Acosta

Eduardo Torres Acosta, enologo e vigneron iberico, produce vini sull'Etna

Versante Nord Rosso - La Sicilia di Eduardo Torres Acosta

Eduardo Torres Acosta

via Montelaguardia 2 - 95036 Randazzo (CT)
Email: [email protected]

Etna terra di accoglienza e di vocazioni enologiche primigenie, come nel caso dell’enologo – ed ora vigneron - Eduardo Torres Acosta, originario di Tenerife, trapiantatosi nel cuore della Sicilia.

L’AZIENDA

Dal Monte Teide, il vulcano dormiente che domina e sovrasta l’isola di Tenerife, la più grande delle Isole delle Canarie – nonché picco più alto della Spagna – all’Etna, iconico Vulcano attivo dell’Eurasia, la Sicilia che ti rapisce l’anima.

Una storia di corrispondenze e contrappunti quella di Eduardo Torres Acosta, figlio di un postino isolano, approcciatosi in giovane età alla viticoltura, grazie a dei terreni familiari, con annessi vigneti: il resto è naturale corollario del suo amore per l’Italia, con il trasferimento successivo, e prestigiosi trascorsi presso Arianna Occhipinti, e dopo nella qualità di enologo presso Passopisciaro.

Ai giorni attuali, dopo le prime vinificazioni individuali dal 2015, cura la propria azienda, con due ettari di appezzamenti di vigneto e circa venticinquemila bottiglie annuali prodotte, a differenti altitudini tra i trecentocinquanta ed ottocento metri, che cura in modo maniacale, riducendo al massimo l’intervento della chimica in vigna, alla stregua di un ridotto interventismo in cantina, con l’utilizzo esclusivo di botti esauste e cemento.

Infine, scrupolose potature invernali, persuaso delle peculiarità pedo-climatiche dell’Etna, al centro l’interesse della crescita sana e poderosa delle viti, nel contesto della biodiversità che permea il territorio .

IL “VERSANTE NORD TERRE SICILIANE I.G.T. 2019”

Abbiamo assaggiato l’elegante annata 2019 del Versante Nord Terre Siciliane I.G.T., che si caratterizza, come dicevamo, per essere un blend di tre vitigni, Nerello Mescalese per l’ottanta per cento, il residuo di Nerello Cappuccio, Alicante e Grenache, da vigne ad alberello e spalliera di cinquant’anni d’età su terreni sabbiosi, ricchi di cenere vulcanica e pietre.

Uva in parte diraspata, pressatura soffice, segue fermentazione in cemento con macerazione per almeno quindici giorni sulle bucce senza alcun controllo della temperatura, affinamento sempre in cemento e poi barrique per due inverni,

L’etichetta è essenziale, come lo stile aziendale richiede, volto all’ottenimento dell’essenzialità, paradigma di una visione personale ed eterodossa del territorio.

L’ASSAGGIO E L’ABBINAMENTO CONSIGLIATO

Di colore rosso rubino, al profilo olfattivo emergono i frutti di bosco, ciliegio e cedro, con nuance ematiche di rimando, mentre al palato mineralità e freschezza si alternano, rendendolo di pronta beva, carnale e polposo, dal tannino perfettamente levigato.

Food-pairing consigliato, bevendolo a temperatura un tantino più bassa, sui 10/12 gradi, a riprova della straordinaria duttilità del prodotto, un pesce spada alla siciliana, con pomodorini, olive e capperi, ma anche, sul territorio campano, una parmigiana di melenzane, ottimo abbrivio per l’imminente fine dell’estate. Sul territorio nazionale distribuito in esclusiva da Vite Vini, specializzati in “vini naturali, vivi e biodinamici”.

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